Il Foggia è a terra, perde anche a Picerno: è già crisi nera

Il “monday night” se lo aggiudica meritatamente il Picerno battendo il Foggia con un inappellabile tre a zero. Foggia ancora anonimo e senza una identità, in tutta la gara ha creato pochie palle gol, restando a zero punti sul fondo della classifica. Il tecnico rossonero cambia rispetto alla gara d’esordio. Fuori Nicolao, Di Pasquale, Odjer e Ogunseye, i rossoneri si sono schierati con Nobile tra i pali, Leo, Malomo, Sciacca e Costa nella difesa a quattro, Di Noia e Petermann a centrocampo, Peralta, Schenetti e D’Ursi sulla trequarti con Vuthaj al centro dell’attacco. La partita inizia a ritmo sostenuto. Si fa pericoloso il Picerno al secondo minuto con Esposito.

Risponde il Foggia con un’azione gol clamorosa. De Franco sbaglia il retropassaggio, Vuthaj recupera il pallone e serve Schenetti il cui tiro supera Crespi ma viene respinto con la testa da Garcia prima di entrare in rete. Il Picerno gioca ordinatamente e chiude tutti gli spazi alle manovre offensive del Foggia che, invece, soffre come con il Latina di amnesie a centrocampo in una delle quali subisce il gol dal quasi quarantenne Reginaldo che elude la trappola del fuorigioco, entra in area di rigore e batte Nobile con il destro. Il Foggia non cambia passo e non riesce a farsi pericoloso. Molto giro palla, ma poche conclusioni con Vuthaj apparso troppo slegato dai trequartisti.

Nella ripresa il copione resta lo stesso. Picerno accorto nella copertura e Foggia incapace di costruire azioni tali da impensierire i lucani. Dopo sette minuti il Picerno aumenta il vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Esposito che spiazza Nobile, assegnato per un fallo di mano di Malomo. La reazione del Foggia è blanda, la sensazione è che i rossoneri giocano ancora da solisti e il continuo cambio di formazione non sta aiutando a crescere nell’intesa tra i reparti. Il Foggia ha un sussulto con il palo colpito da Vuthaj e il colpo di testa di Ogunseye, ma nel primo minuto di recupero subisce la terza marcatura dei lucani su calcio di punizione battuto da Pitarresi che passa sotto la barriera ed inganna Nobile. Qualunque giudizio sui rossoneri al momento è prematuro, ma sia con il Latina che con il Picerno il Foggia a centrocampo ha dimostrato di non essere capace di arginare la manovra degli avversari ed di concedere spazi eccessivi.

Sei gol subiti, uno solo realizzato e zero punti in classifica sono poca cosa. Con il materiale tecnico a disposizione l’impressione è che Boscaglia non abbia ancora le idee chiare di come sfruttare un potenziale da alta classifica.

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