Il derby rilancia il Taranto: Guida ribalta la Fidelis Andria

Nel nome di Guida il Taranto batte 2-1 l’Andria e lascia l’ultimo posto al Messina.

Capuano, squalificato e sostituito in panchina da Volini, prepara la formazione con il classico 3-5-2, che rispetto all’uscita di Torre del Greco con la Turris di mercoledì scorso, presenta due cambi: Vannucchi in porta al posto di Russo, Infantino di La Monica in avanti. Cudini, nel suo 4-3-3, inserisce Zamarion in vece di Savini tra i pali, Candellori di Paolini a centrocampo e Milillo dell’infortunato Ercolano e Bolsius di Pavone in attacco. Lo scontro promette bene perché in una manciata di minuti piovono due buone occasioni, una per parte. Al 2′ da angolo battuto da Romano, Infantino stacca nei pressi del dischetto con palla che si adagia sulla parte alta della rete. Al 7′ l’Andria da l’illusione del gol ai suoi 150 sostenitori, perché dal cross di Mariani dalla sinistra nasce la deviazione aerea in tuffo di Sipos, ma la palla è di poco fuori bersaglio.La partita si sgonfia su questa occasione mancata e per vedere qualcosa di interessante al di là di uno sterile giro palla bisogna attendere il 28′, su un altro traversone di Evangelisti per la testa di Brandi, che adagia la sfera tra le braccia dell’estremo ospite. Il centrocampo dei padroni di casa comincia a recuperare diversi palloni, soprattutto con Brandi e questo cambio di passo costringe l’Andria a un atteggiamento più guardingo. Arrivano più palloni nel pressi dell’area biancazzurra e su uno di questi si avventa Guida, gioco di gambe e tiro a giro dal limite che sfiora il palo. La partita torna sui suoi modesti binari, giusto al 45′ l’Andria ha un sussulto. Dalla sinistra, punizione di Urso dai venti metri, palla respinta dalla barriera, l’azione prosegue e si sposta sulla destra dove arriva il tiro di Orfei di che spedisce alto.Nella ripresa subito la lieta sorpresa, perché torna a giocare nel Taranto la mezzala Aboubakar Diaby, che si infortunò a Pagani, il 21 settembre 2021. Dopo quaranta secondi proprio il neoentrato va alla conclusione sul primo palo che si infrange sui guanti dell’attento Zamarion. Al piccolo trotto si va sino al 13′, minuto in cui l’Andria trova la chiave per il vantaggio. Sul traversone di Sipos per Candellori la girata di destro è perfetto e piega le mani a Vannucchi. La gioia andriese dura soltanto tre minuti. Mastromonaco ha lo spazio per il traversone, il primo è rimpallato, la palla torna sui suoi piedi e al secondo tentativo Guida, che non fa dell’altezza il suo punto di forza, si eleva e batte in Zamarion prendendolo in controtempo. Lo show del trequartista prosegue al 34′, altra palla per il numero undici che si accentra e lascia partire un destro a giro che non lascia scampo a Zamarion Il Taranto è dipendente: quattro gol fatti e tutti dallo stesso giocatore. L’Andria potrebbe pareggiare in pieno recupero su due azioni fotocopia da angolo su cui arrivano Sipos (Vannucchi alza sopra la traversa) e Milillo (palla alta).

Atmosfera bollente

Il derby tra Taranto e Andria è caldo, ma più che in campo fuori dallo stadio Erasmo Iacovone, perché la Curva Nord ha organizzato un corteo per protestare contro la dirigenza rossoblu. Il particolare, nel mirino degli ultras è il presidente Massimo Giove. Diversi gli slogan urlati all’indirizzo del massimo responsabile del club, sintetizzati in un grande striscione, alla testa del corteo, che recitava: «Giove vattene». La contestazione è poi proseguita all’interno dello stadio.

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