L’Audace Cerignola sfiora l’impresa, imponendo il pari al Catanzaro, solo in pieno recupero capace di annullare la strepitosa rimonta degli ofantini. Un banco di prova superato a pienissimi voti, anzi le recriminazioni sono tutte dalla parte dei padroni di casa, autori di una prova assolutamente gagliarda e senza paura.
Se erano prevedibili gli ingressi in formazione di Russo e Bianco, più sorprendenti le opzioni Sainz Maza e D’Andrea, con Pazienza ad optare per la difesa a tre (Capomaggio centrale) e lo spagnolo fra le linee. Turn over parola sconosciuta invece per Vivarini, il quale conferma in blocco gli undici partiti contro il Latina nel turno infrasettimanale, coppia offensiva Biasci-Iemmello.
Avvio di gara ad alti ritmi per il Cerignola, subito pressing a tutto campo e grande generosità in copertura. Alla prima occasione utile però, i calabresi passano con Biasci, che finalizza una manovra ad un tocco con un destro sul palo lungo. Chi si aspettava l’inerzia dalla parte della squadra di Vivarini deve fare i conti con l’immediata reazione delle “cicogne”. Minuto 15, Bianco pennella per l’incornata perfetta di Malcore, alla terza segnatura consecutiva. Nel resto del primo tempo, i giallorossi detengono il predominio territoriale senza sfondare, chiusi tutti i varchi specialmente sulle corsie laterali: l’unico brivido proprio poco prima dell’intervallo è sventato con bravura da Gonnelli a spezzare un contropiede. Nella ripresa Malcore scaglia un bolide non lontano dall’incrocio dei pali e, malgrado le novità introdotte da Vivarini, l’Audace prende progressivamente campo e fiducia, cominciando a impensierire una delle corazzate del torneo. Pazienza inserisce Neglia, il quale chiama all’intervento magistrale Fulignati su punizione, la spinta continua fino all’87’, quando l’esterno dalla sinistra centra per Coccia che prima trova un altro miracolo del portiere, ma poi scaglia in fondo al sacco il tap in per l’esplosione di gioia dei supporter di casa. C’è da stringere i denti, sei minuti di recupero assegnati e al 94’ dubbio fallo segnalato dall’arbitro a favore del Catanzaro. Sulla palla inattiva, la sponda di Curcio favorisce Pontisso che mette in rete per il 2-2 finale. Al triplice fischio animi un po’ accesi, resta però la consapevolezza che questo Cerignola si è ormai immedesimato nella categoria. Ottima la prova generale, in cui sono spiccate anche le geometrie e la sicurezza di Bianco in mediana, il carattere di Russo e un Neglia sempre più decisivo anche se subentrato a gara in corso. Terzo risultato utile consecutivo per Achik e compagni fra gli applausi scroscianti del proprio pubblico.