Il Bari torna alla vittoria. Marino: «Siamo stati bravi a reagire alle difficoltà» – HIGHLIGHTS

Vince e salva la panchina Pasquale Marino, sebbene portare i tre punti a casa contro il Sudtirol sia stato più difficile di quanto previsto…

Vince e salva la panchina Pasquale Marino, sebbene portare i tre punti a casa contro il Sudtirol sia stato più difficile di quanto possa sembrare.

A fine gara il tecnico sessantunenne ne ha parlato in conferenza stampa, ammettendo le difficoltà della sua squadra: «All’inizio non ci riusciva niente. Eravamo timidi e avevamo paura di sbagliare. Nel primo tempo eravamo tutti da sostituire, compreso me, e meritavamo i fischi dei tifosi. La tensione è stata eccessiva, è evidente che è una questione psicologica che nel secondo tempo non c’è stata. Ha inciso l’espulsione, ma la squadra è stata brava a reagire. Non è facile, le pressioni che ci sono a Bari non ci sono in altri posti. Nella ripresa è andata decisamente meglio». Marino è onesto nel fotografare il momento dei suoi: «Quando abbiamo capito che peggio non si poteva fare, abbiamo reagito. Il buon secondo tempo non parte da un singolo, ma dal lavoro dell’intera squadra. Noi dobbiamo imparare a convivere con i problemi e a reagire nelle difficoltà, compattandoci meglio». E se il ritiro incominciato nel post Lecco è terminato («Il ritiro non penso che continuerà»), grande merito lo si deve al gol del capitano Di Cesare: «Valerio lo mandiamo sempre a saltare e lui sfrutta al meglio le sue capacità, ma non avrebbe potuto giocare stabilmente davanti perché non ha quelle qualità».

Insieme all’allenatore siciliano in sala stampa si è presentato proprio il difensore quarantenne: «Venivamo da un periodo negativo e questa vittoria è stata fondamentale, ma siamo ben distanti da quello che vogliamo fare. Quindi prendiamoci i tre punti e continuiamo a lavorare. Dopo il gol realizzato siamo andati in difficoltà, soprattutto sulle palle inattive, perché loro hanno struttura e ci hanno messo alle strette. Non siamo ancora una squadra che può ambire a certi traguardi: per farlo dobbiamo imporre il nostro gioco per 90 minuti, mentre adesso lo facciamo per un tempo o un tempo e mezzo».

Il pensiero finale del capitano è per la tifoseria: «Chi fa il biglietto può esprimere il proprio dissenso, non devo dire niente a nessuno. Ho deciso di continuare a giocare, quest’anno avevo solo da rimetterci, ne ero consapevole ma non mi interessa. Voglio mettercela tutta e arrivare alla fine dell’anno senza rimpianti. Dobbiamo dare ancora di più. Forse se quell’11 giugno fosse andato diversamente avrei smesso. Per me bisogna essere più sereni e fiduciosi, e di certo il momento non aiuta. Dobbiamo provare a imporre il nostro gioco nei 90 minuti e ad oggi non ci siamo riusciti. Non siamo ancora una vera squadra che può ambire a certi traguardi – ha aggiunto il capitano -. Spero che questa vittoria sia la svolta: in questi momenti sembra tutto negativo, è un periodo dove se ci fanno un tiro fanno gol. Il 2-2 sarebbe stata una beffa clamorosa», ha concluso.

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