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Il Bari studia la formula del rinnovo di Polito: ipotesi biennale con opzione. Intanto sale il budget per il mercato

Compleanno con vista sul futuro per Ciro Polito e il Bari: proprio oggi le parti tagliano il traguardo del primo anno insieme. Era il 10 giugno 2021 quando dopo una stagione particolarmente tribolata e fallimentare dal punto di vista tecnico-sportivo, chiusa con l’eliminazione amara al primo turno nazionale del playoff di Serie C e segnata…

Compleanno con vista sul futuro per Ciro Polito e il Bari: proprio oggi le parti tagliano il traguardo del primo anno insieme. Era il 10 giugno 2021 quando dopo una stagione particolarmente tribolata e fallimentare dal punto di vista tecnico-sportivo, chiusa con l’eliminazione amara al primo turno nazionale del playoff di Serie C e segnata dalla cacciata dell’ex ds Romairone e dalla staffetta in panchina Auteri-Carrera-Auteri, il club biancorosso annunciava l’accordo con l’ex portiere della Juve Stabia. Fumata bianca maturata dopo settimane di trepidante attesa e poi foriera di un cammino quasi perfetto sul piano della gestione tecnica: dalle scelte, a partire da quella dell’allenatore Michele Mignani, passando dal complesso operato sul mercato, particolarmente ostico quello in uscita, per arrivare ai risultati del campo, senza trascurare il ruolo strategico di supervisore dello spogliatoio.

“Ciliegina” rinnovo

Un anno dopo il Bari e Ciro Polito si ritrovano con una dote preziosa tra le mani, guardando ai prossimi impegni con fiducia e con la consapevolezza di poter contare su basi solide, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto umano e professionale. Lo scorso 31 maggio il direttore sportivo e l’amministratore unico del club pugliese, Luigi De Laurentiis, hanno avuto un primo vero confronto sulla pianificazione della prossima stagione di Serie B. Nell’occasione, come anticipato, si sono gettate le basi anche per il possibile rinnovo contrattuale di Polito, al momento in scadenza a giugno 2023, con opzione di un altro anno esercitabile da parte del Bari senza particolari condizioni. Vale la pena ribadire che non c’è stata alcuna richiesta del ds, così come una proposta formalizzata dall’altra parte. In un contesto di piena sintonia e fiducia Polito ha manifestato il desiderio di rendere ancora più forte il suo legame con il club. Il direttore sportivo si sente parte integrante della società, vede il Bari come una priorità, e dall’altra parte la figura del dirigente campano viene ritenuta un punto fermo. Da questi presupposti si arriverà ad una formula capace di soddisfare entrambe le parti. Senza fretta, tantomeno alcun tipo di fibrillazione o frizione sullo sfondo. Al momento l’ipotesi più probabile è che venga fatta scattare subito l’opzione per allungare di un altro anno il contratto (2024), come previsto, d’altronde, dall’attuale vincolo. Non solo. Si ragiona su un miglioramento dal punto di vista economico, ma non a cifre folli. Indirizzo che caratterizza in generale la gestione De Laurentiis, da sempre all’insegna della sostenibilità. Sono in corso anche valutazioni su un’eventuale ulteriore opzione di un altro anno fino al 2025. Su questo punto però le incognite societarie sul futuro suggeriscono maggiore prudenza.

I tempi per l’accordo

Non sembrano imminenti. I numerosi impegni professionali, sia di Polito, sia di Luigi De Laurentiis, lasciano pensare che il ritiro di Roccaraso possa essere la cornice ideale per suggellare la nuova «promessa di matrimonio». In quella sede, in un clima ancor più disteso e di convivialità, potrebbe essere proprio l’amministratore unico del Bari, magari davanti ad un calice di Trebbiano d’Abruzzo, a mettere ufficialmente sul tavolo la proposta di rinnovo.

Le priorità del Bari

Nel frattempo l’attenzione del club biancorosso e del ds è concentrata sui pilastri fondanti della stagione 2022-2023: il budget complessivo salirà, oscillando tra i 15 e 16 milioni, dei quali circa l’80% verrà utilizzato per coprire il monte ingaggi che inevitabilmente comporterà maggiore esborso per le casse societarie. Una dote di tutto rispetto che nel raffronto con gli investimenti dell’ultima B viene superata solo da Parma, Benevento e Monza. Saranno le idee la pietra angolare del nuovo Bari, cercando perché no di ricalcare le orme della Cremonese, che pur avendo un portafogli più magro rispetto a quello delle big, Bari compreso, ha centrato il salto di categoria.

Indirizzo tecnico

Non sarà una rivoluzione, ma senza dubbio il numero delle operazioni tra entrata e uscita sarà alto. Improbabile attendersi i 30 movimenti totali dell’estate scorsa (13 in entrata, 17 in uscita), ma la priorità di Polito sarà ancora una volta sfoltire una rosa che ad oggi conta ben 30 giocatori, comprendendo i rientri dai prestiti. Si punterà su profili giovani, ma con esperienza di categoria, e calciatori più maturi capaci di far compiere un salto di qualità. Pochissimi gli incedibili. Ogni situazione sarà ben ponderata anche dal punto di vista contrattuale. Se qualcuno busserà alla porta del Bari le richieste saranno attentamente valutate. Obiettivo sarà trovare il giusto equilibrio per allestire una squadra forte e competitiva. La nave biancorossa si prepara a salpare. Al timone capitan Polito.

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