Il Bari prova a isolarsi dalle contestazioni. Sibilli: «Capisco i tifosi. Dobbiamo fare di più»

Isolarsi dal clima di contestazioni che circonda l’ambiente biancorosso e trovare la concentrazione necessaria per rimettersi subito in carreggiata dopo il ko casalingo con il Venezia: sono i propositi del Bari in proiezione della sfida esterna sul campo del Lecco, in calendario domenica alle 16,15. Gara valida per la 15^ giornata di serie B.

Bari al riparo dalla “bufera”. Il lavoro svolto al chiuso tra le mura del San Nicola e quelle del campo Palmiotta di Modugno, dove la formazione pugliese si sta allenando in settimana per prendere confidenza con il terreno sintetico che troverà allo stadio Rigamonti – Ceppi di Lecco, sta in qualche modo aiutando gli uomini di mister Marino a lasciare l’aria “pesante” all’esterno. Il tecnico siciliano e il suo staff dedicano la loro attenzione su due fronti: testa e gambe. Da una parte inevitabilmente si punta ad infondere la serenità e le motivazioni giuste per innescare una reazione dopo la batosta subita sabato scorso. Dall’altra il prof. Giorgio D’Urbano, responsabile dei preparatori atletici, ha il delicato compito di rimettere in piedi i numerosi calciatori acciaccati.

Buone notizie dall’infermeria. Dopo gli esercizi in palestra di ieri mattina, nel pomeriggio il gruppo biancorosso ha proseguito la preparazione sul campo, accompagnato da una sorpresa molto gradita: tre dei cinque infortunati nel match contro i veneti si sono allenati insieme ai compagni di squadra. Si tratta di Koutsoupias, Nasti e Pucino. Il centrocampista greco ha smaltito la botta che lo ha costretto a lasciare il campo al 65’ di Bari-Venezia, sostituito da Maita. Sospiro di sollievo anche per l’attaccante, vittima di una lieve distorsione alla caviglia, che sin da subito fortunatamente non aveva fatto scattare alcun allarme. Il 19enne potrà dunque essere al suo posto domenica, in attesa del recupero anche del suo compagno di reparto Diaw, costretto a sedersi in panchina poco prima del fischio d’inizio dell’ultima partita a causa di una contrattura alla schiena. La notizia più confortante riguarda senza dubbio il rientro di Pucino, dopo lo spavento al ginocchio scaturito dal violento scontro fortuito di gioco con il portiere Brenno. L’estremo difensore brasiliano ieri ha effettuato esercizi differenziati ma, come Diaw, sarà rimesso a nuovo entro la sfida al cospetto della formazione allenata da Bonazzoli. Al netto dei recuperi tutti i casi verranno valutati attentamente nell’ottica di un possibile utilizzo dal primo minuto. A tre giorni dal ritorno in campo la speranza è che soprattutto in attacco la coperta non sia ancora più corta del solito.

Il punto fermo. Chi sarà certamente della partita è Giuseppe Sibilli, il trascinatore del Bari nella prima parte di campionato, autore di 4 gol in 14 presenze. Il 27enne napoletano non ha ancora mandato giù la scoppola subita al San Nicola per mano del Venezia, con un passivo giudicato troppo severo. «Non mi piace mai perdere, figurarsi in casa. Il Venezia è una squadra sicuramente forte e più pronta di noi, ma il risultato finale è stato molto bugiardo, non meritavamo di perdere 0-3. Questa sconfitta ci sta facendo passare una settimana davvero pesante», ha ammesso l’ex Pisa ai microfoni dell’emittente ufficiale del Club, Telebari. Sibilli ha quindi commentato anche il clima ostile che circonda la società, con riflessi che inevitabilmente ricadono anche sulla squadra. «Comprendo i tifosi, mi metto nei loro panni. Ci chiamiamo Bari e giochiamo nel Bari, dobbiamo dare di più. Oggi abbiamo dei limiti, ma proveremo a dare tutto. Abbiamo bisogno della nostra gente per superare questo momento». Il classe ’96 sa bene che l’unica ricetta per uscire dalla bufera è ritornare subito alla vittoria: «Mancano cinque partite alle fine del girone di andata, poi tireremo le somme. Il Lecco? Su quel campo ho già giocato anni fa, troveremo un clima ostico e una squadra in fiducia, ma non abbiamo alternative. Dobbiamo andare lì per battagliare e provare a vincere».

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