Post partita insolito di Bari-Benevento. In sala stampa con il mister, c’era infatti anche il direttore sportivo Ciro Polito. «Ho voluto essere accanto al mister in questa occasione. Voglio fare una premessa: siamo una squadra umile che sta cercando di far sognare una città ma non dimentichiamo che siamo una neopromossa. I ragazzi – dice il ds Polito – stanno facendo cose incredibili, i cori dalla curva sono stati bellissimi, mi spiace solo per quel gruppetto in tribuna a cui non va mai bene nulla. In questo momento – aggiunge – bisogna aiutare la squadra, non si è tifosi solo quando si vince. Le partite di questa B sono tirate. Il Benevento è una signora squadra ed è sul fondo. Il sogno serie A è ambito dalla città e dai giocatori. Ce la metteranno tutta per riuscirci. Ci sono ancora 7 partite e 21 punti. Siamo nei primi 10 in Europa per pubblico, è un orgoglio per tutti. Teniamoci stretta questa squadra e questo mister. Non siamo uno squadrone, proviamo a sfruttare anche gli episodi. All’inizio eravamo più spumeggianti ma le partite contavano meno. Passata questa che non era affatto scontata proveremo a fare un miracolo. Riconosco grande merito al mister che pur essendo un metodico, a fine primo tempo ha stravolto la squadra. Il futuro? È tutto da scrivere, dipendesse da noi rimarremmo».
Disteso anche Michele Mignani, partito dalla scelta del 4-4-2 nella ripresa: «Maita era ammonito, bisognava preservare l’uomo in più. Nel primo tempo non riuscivamo a trovare gli attaccanti, c’erano pochi spazi, così abbiamo provato ad aprire le linee di centrocampo e difesa per sfruttare le caratteristiche di Morachioli nel saltare l’uomo e nel crossare».
Il tecnico non fa drammi per il digiuno di Cheddira: «I ragazzi pensano alla squadra non agli obiettivi individuali. Folorunsho? Sono felice per il suo rientro, è entrato bene. Aveva tanta voglia, ma dobbiamo essere bravi a gestirlo come abbiamo fatto finora».
Sull’importanza di essere tornati davanti prima dello scontro diretto col Südtirol: «Metterei la firma per perdere con loro e vincere le altre 6. Stanno facendo un campionato strepitoso. Sono una squadra difficile da affrontare, concreta e con un allenatore esperto, va studiata bene».
Nessun commento sulle decisioni arbitrali: «Non parlo degli episodi, sono stati rivisti, è andata così. Le espulsioni hanno inciso, ma ricordo che più di una volta noi siamo finiti in inferiorità numerica, perdendo solo a Frosinone alla fine. Con un uomo in più si è avvantaggiati ma non è scontato che perda chi è in 10».