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Il Bari è salvo, capitan Di Cesare: «Mettiamo un punto e ripartiamo. Il futuro? Voglio pensarci bene» – HIGHLIGHTS

Il Bari mantiene la categoria. A fine gara le parole di capitan Di Cesare: «Non voglio farmi prendere dall’entusiasmo. Adesso non mi interessa, la cosa più importante era la salvezza del Bari, perché stavamo rischiando di buttare via sei anni di lavoro. Futuro? Voglio pensarci bene e parlare con la società, anche loro possono ritenermi…

Il Bari mantiene la categoria. A fine gara le parole di capitan Di Cesare: «Non voglio farmi prendere dall’entusiasmo. Adesso non mi interessa, la cosa più importante era la salvezza del Bari, perché stavamo rischiando di buttare via sei anni di lavoro. Futuro? Voglio pensarci bene e parlare con la società, anche loro possono ritenermi più adatto dentro o fuori dal campo. Ho 41 anni e un fuoco dentro che ancora non mi passa, quest’anno non mi sono potuto preparare e goduto niente. Se dovessi smettere spero di salutare in modo degno».

Di Cesare ha proseguito: «Avevo paura, fortunatamente è andata bene. Questa è un’annata maledetta, ma per me adesso si deve mettere un punto e ripartire, dobbiamo chiudere con quell’11 giugno, il passato non possiamo cambiarlo e dobbiamo pensare al presente. Ho sempre detto la mia con il cuore. Chiedo di smetterla con le polemiche, mettiamoci un punto e ripartiamo nel vero senso della parola. Quest’anno, me per primo, non siamo ripartiti e siamo rimasti fermi a quell’11 giugno. Forse è la prima volta che vengo in sala stampa e sorrido, sono contento per tutti quanti, la serie C sarebbe stata qualcosa di tragico».

Sul suo legame con il Bari: «Ho comprato casa a Bari, dovrò fare il trasloco. Poi voglio staccare e buttare via il telefono per un paio di giorni, passarli con la mia famiglia perché sono stati mesi tragici. Nessuno può pensare cosa abbiamo passato. I miei gol? Sono contento perché sono serviti alla squadra».

Con orgoglio Polito: «Quando si inciampa in una stagione storta, la cosa più importante è che non bisogna mai arrendersi. Questa squadra ha dei valori veri, lo ha dimostrato all’ultimo. Non ci siamo mai arresi, voglio ringraziare questi ragazzi che ho avuto il coraggio di portare dentro. Io ci ho sempre messo la faccia per loro, oggi mi hanno dato un grande attestato di stima. Oggi godiamoci questa salvezza».

A prendere la parola anche Giampaolo: «È stata la partita perfetta. Abbiamo corso in avanti, li abbiamo pressati e non abbiamo mai perso l’inerzia della gara. Abbiamo avuto cinque o sei occasioni da gol e la Ternana ha fatto pochissimo rispetto all’andata, i ragazzi sono stati bravi perché l’hanno interpretata come volevamo».

Sulla sua esperienza a Bari: «È stata bellissima, la società ci ha chiamato dal settore giovanile e volevo ringraziare tutto lo staff: Vito Di Bari, Di Leo. È stato un mese intenso ed è stato bello condividere con loro gioie e tensioni. Ora ci prendiamo questa grande soddisfazione».

Il migliore in campo Benali: «L’annata è partita male e poteva finire nel peggiore dei modi. Giampaolo e mister Di Bari ci hanno dato una grossa mano. Di Cesare? Gli vogliamo tutti bene, gli abbiamo chiesto di non smettere e continuare. Quest’anno è stato veramente brutto e dobbiamo chiedere scusa, i tifosi anche nei momenti di difficoltà sono venuti a darci una mano».

Infine Maiello: «La salvezza sembrava un obiettivo piccolo, ma oggi l’importante era mantenere la categoria. Tutti abbiamo fatto una grande prestazione, a volte avere un solo risultato su tre può essere un vantaggio a livello mentale. Tutto il gruppo è stato straordinario, oggi era un grande obiettivo e ce lo meritavamo».

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