Il 2022 potrebbe essere ricordato nella storia recente del Bari come l’anno dei ritorni illustri: dopo Galano, ripartito con la maglia biancorossa a gennaio scorso, ora tocca a Nicola Bellomo. Il trequartista di Bari Vecchia sembra ad un passo da una «nuova vita» nella squadra della sua città. Quel Bari che lo ha lanciato nel calcio che conta nel lontano 2009 e che ora, a sette anni dall’ultima esperienza in Puglia, è pronto nuovamente ad accoglierlo per assicurare più tecnica ed esperienza in vista del campionato di Serie B. Sembra ad una svolta la trattativa tra il club biancorosso e la Reggina che detiene il cartellino del 31enne barese. L’operazione ruota intorno ad uno scambio tra le due società: Bellomo arriverà a Bari a titolo definitivo, mentre farebbe percorso inverso, con direzione Reggio Calabria, Lorenzo Lollo. Per il fantasista è pronto un contratto biennale.
La storia con i galletti
Prodotto del vivaio biancorosso, fa il suo esordio in Serie B il 16 maggio 2009 nella gara casalinga con il Modena, terzultima giornata di campionato. Il Bari si presenta al San Nicola con in tasca la promozione in Serie A conquistata solo una settimana prima senza nemmeno giocare a Piacenza, così Antonio Conte lancia nella mischia il 18enne Bellomo che entra in campo subentrando al posto di Daniele De Vezze. Una presenza fondamentale nel computo delle stagioni «ufficiali» con il Bari che permetteranno di inserire il giocatore in uno dei due slot «bandiera», dunque non utilizzando un posto della lista over. In biancorosso 71 presenze totali. Dieci le gioie del gol. Dopo l’apparizione «lampo» contro i canarini Bellomo annovera altre due stagioni, tra il 2011 e il 2013, ed infine sei mesi da gennaio a giugno 2015.
Ultima esperienza con la Reggina, dopo quelle tra le altre con Torino, Spezia e Chievo. In amaranto nell’ultimo anno 31 presenze in campionato e un gol.
Vincenzo Torrente, che ha allenato Bellomo a Bari per due stagioni, tra il 2011 e il 2013, promuove l’operazione imbastita dal direttore sportivo Ciro Polito: «Mi fa piacere, ho ottimo ricordo, l’ho allenato giovanissimo a Bari e poi a Vicenza. Nicola è un ragazzo a cui voglio bene. Ci sentiamo spesso. Vedo il suo ritorno in modo positivo, perché il ragazzo ci teneva tanto, è legato al Bari. Mi auguro che ora, essendo più maturo dopo tante esperienze, possa dare un contributo importante alla squadra. Il suo senso di appartenenza sarà fondamentale». Il tecnico di Cetara fa un tuffo nel passato per raccontare il trequartista: «Con me ha fatto grandi cose in quei due anni, ci siamo tolti grandi soddisfazioni, nonostante le penalizzazioni in classifica. Aveva grandi potenzialità che ha confermato in parte. Poteva fare di più, magari nella sua città ora avrà un nuovo slancio per qualcosa di importante in carriera. Il ricordo più bello? Il gol straordinario da quasi metà campo nella partita esterna contro il Pescara. Solo un giocatore che ha grande talento può compiere un gesto tecnico del genere».
Torrente entra nel merito della spendibilità tattica di Bellomo nel Bari di Mignani: «Con me ha giocato spesso da mezzala, ma anche da trequartista, credo possa fare entrambi i ruoli. Nell’attuale sistema di gioco lo vedo bene alle spalle delle punte», osserva l’ex allenatore del Gubbio.
Bellomo sarà il settimo attaccante nella batteria a disposizione di Mignani insieme ad Antenucci, Cheddira, Ceter, Cangiano, Botta e al suo amico Galano. Proprio quest’ultimo, che ha faticato moltissimo nell’adattarsi al ruolo di trequartista negli ultimi sette mesi, potrebbe essere ancora più penalizzato dall’arrivo del fantasista barese.