Il Bari a Palermo per cercare conferme e sfatare un tabù lungo 25 anni

Un altro tabù da sfatare, lungo 25 anni. Una sfida da vincere per tenere la scia di Frosinone, Genoa e Reggina. Il confronto tra il capocannoniere della Serie B, Walid Cheddira, ed il suo vice, Brunori. I magnati del City Football Group, guidati dallo Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, contro la famiglia De Laurentiis. Tutto questo è Palermo-Bari, anticipo della 2^ giornata del girone di ritorno di Serie B, in scena, alle 20:30, nello stadio Renzo Barbera. Non c’è profumo di record stagionale di presenze per il club siciliano, a causa del maltempo che ha frenato la corsa dei tifosi siciliani.

Duello tra matricole: una a caccia di conferme, dopo il poker servito al Parma nell’ultimo turno di campionato, l’altra alla ricerca del salto di qualità, anche grazie all’innesto di Tutino in attacco, appena preso dal Parma e subito arruolato.

Otto punti separano le due formazioni in classifica, che vede i biancorossi quarti, a quota 33, ed i rosanero nel limbo di metà graduatoria, con 25 lunghezze. Le statistiche dell’attuale torneo di B sono nettamene appannaggio dei pugliesi, non solo per il divario in termini di punti, ma anche per gol fatti e subiti. Se il Bari vanta il miglior attacco (34), dall’altra parte i siciliani fanno i conti con una delle difese più battute (25 reti subite, 3 in più di quelle realizzate).

L’ultimo successo in casa della squadra allenata da Corini risale al 18 dicembre, quando riuscì a battere 2-1 il Cagliari, prima dell’arrivo sulla panchina dei sardi di Claudio Ranieri. Dopo la sfida con i rossoblu il ruolino conta due pareggi, di cui l’ultimo raccolto sabato scorso a Perugia, grazie alla rimonta portata a termine dal solito Brunori, autore di 10 reti in campionato, due in meno di Cheddira.

Il Bari ha passato lo Stretto di Messina portando con sé la dote dei 4 gol utili a battere il Parma di Buffon, ben consapevole però che la trasferta di Palermo sia tra le più ostiche della sua storia. L’ultima vittoria è datata 18 maggio ’97, quando i biancorossi, allora allenati da Fascetti, espugnarono il Barbera con il risultato di 2-1, grazie al gol decisivo di Ventola. Un successo fondamentale nella corsa alla Serie A, conquistata tre giornate più tardi al San Nicola con il Castel di Sangro. Da quella partita sono 11 i precedenti, con un bilancio di cinque sconfitte e sei pareggi. Bottino a metà anche nell’ultima spedizione a Palermo, terminata a reti bianche. 1-1 invece nella gara di andata.

Prima dei 90 minuti sorride Mignani, considerando che potrà pescare l’11 di partenza da una lista quasi al completo. Assenti solo Galano e Bosisio. Il tecnico ligure sembra intenzionato a confermare l’attacco “d’acciaio” formato da Folorunsho, Ceter e Cheddira, già devastante con il Parma. Salvo sorprese, dovrebbero quindi partire ancora dalla panchina Botta e Antenucci. Maita, Maiello e Benedetti saranno i tre moschettieri del centrocampo. Verso la conferma la coppia di terzini Dorval-Mazzotta. I due giocherebbero la loro quinta partita consecutiva da titolari insieme. Di Cesare, nonostante i 4 punti di sutura alla fronte, sarà regolarmente in campo, accanto a Vicari, al centro della difesa, davanti a Caprile.

Attesi al Renzo Barbera poco più di 15mila spettatori. Gli ultras del Bari hanno chiesto di disertare il settore ospiti denunciando presunte irregolarità nella vendita dei 250 biglietti destinati ai supporter biancorossi.

Probabili formazioni

Bari (4-3-1-2): Caprile, Dorval, Vicari, Di Cesare, Mazzotta, Maita, Maiello, Benedetti, Folorunsho, Ceter, Cheddira. All. Mignani

Palermo (4-3-3): Pigliacelli, Mateju, Nedelcearu, Marconi, Sala, Segre, Damiani, Saric, Valente, Brunori, Di Mariano. All. Corini

Arbitro: Massimi (Termoli)

VAR: Aureliano (Bologna)

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