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I tarantini promuovono i catamarani “volanti”: il meteo instabile non rovina lo spettacolo del SailGp

La carovana di SailGp, il Campionato del Mondo di vela sui catamarani F50, ha lasciato Taranto e l’Italia per trasferirsi a Cadice in Spagna per la quinta tappa di questa quarta edizione. La due giorni sullo Ionio è appena trascorsa tra opposte condizioni meteo, che sabato hanno visto soffiare sulla rada del mar Grande un…

La carovana di SailGp, il Campionato del Mondo di vela sui catamarani F50, ha lasciato Taranto e l’Italia per trasferirsi a Cadice in Spagna per la quinta tappa di questa quarta edizione.

La due giorni sullo Ionio è appena trascorsa tra opposte condizioni meteo, che sabato hanno visto soffiare sulla rada del mar Grande un violento Scirocco di oltre 20 nodi, sostituito la domenica dalla bonaccia più assoluta. Tanto che gli F50, da bolidi del mare si sono trasformati in lumache con una velocità massima di 3 km/h.

L’organizzazione è stata così costretta ad annullare la finale, a cui avrebbero avuto accesso (sui nove totali) i tre equipaggi più veloci. Sono situazioni da mettere in conto e da accettare. In ogni caso, ammirare i catamarani volanti mentre navigano a velocità superiori ai 70 km/h (sabato ovviamente), con spettacolari virate e strambate eseguite a più di 50 km/h e a meno di 100 metri dalla terraferma, è stato quanto di più spettacolare si potesse chiedere alla competizione. Manovre che hanno esaltato i presenti, intenti a osservare le evoluzioni comodamente seduti sulla tribuna allestita sulla rotonda Marinai d’Italia e che poteva ospitare circa 800 appassionati.

La massima capienza o quasi è stata di fatto raggiunta soltanto con l’approssimarsi dell’evento. Centinaia anche coloro che non hanno acquistato il tagliando (non propriamente a buon mercato), preferendo seguire le gare durante una passeggiata. Davanti a tutti loro ha trionfato la Gran Bretagna, che ha sbaragliato la concorrenza ugualmente desiderosa di conquistare il Rockwool Italy Sail Grand Prix.

La Union Jack, protetta dalle mura del castello Aragonese che ha ospitato la premiazione, ha dunque sventolato fieramente sui Due Mari con tanto di successiva festa. Certo se la prossima volta vi partecipasse anche un equipaggio italiano sarebbe nettamente meglio.

Con pochi dubbi, però, è stato un fine settimana con un buon vento in poppa, perché la città è stata proiettata ai vertici della vela mondiale, per quanto sia da considerarsi una disciplina non nella disponibilità di ogni tasca. E comunque vi era e vi è un gran bisogno di sedersi al tavolo delle grandi in diversi settori e lo sport rimane uno di questi. Da solo non basta, perché è una tessera di puzzle molto più grande. Rimane un punto fermo: le suggestivi immagini degli F50 e di Taranto sono state diffuse sui circuiti internazionali e potranno avere una forza di attrazione non indifferente per chi deciderà di visitare la terra ionica.

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