La Serie A è un sogno per pochi e la Femminile Molfetta l’ha realizzato al termine di una stagione lunga e ricca di soddisfazioni. Tenacia, caparbietà e ferrea volontà: sono questi gli ingredienti della cavalcata biancorossa verso la promozione nella massima serie. «È stata un’emozione grandissima, che aspettavamo da anni. In passato – spiega Iessi – siamo andati vicini in più occasioni, ma ci è mancato quel pizzico di fortuna che serve in questi casi. Anche nella finale con la Virtus Romagna abbiamo sbloccato il risultato nel primo tempo supplementare con un gol fortunoso. Finalmente, quest’anno, la buona sorte si è ricordata di noi».
Quasi per scherzo
Il raggiungimento di un traguardo così importante fa affiorare un ricordo nella mente di Iessi. «Questa società – conclude la guida tecnica biancorossa – è nata quasi per scherzo e ogni anno abbiamo cercato di fare le cose sempre meglio. Non sempre ci si riesce, però il nostro obiettivo era portare il Molfetta nell’élite del calcio a 5 femminile. Grazie a tutti e a tutte ci siamo riusciti».
Emozioni
La protagonista della finale, con la doppietta scaccia incubi, è stata la brasiliana Ribeirete, che ha difficoltà a reperire le parole per descrivere la sua felicità e quella delle compagne per l’esito felice di questa lunga, ma meravigliosa stagione. «Ho difficoltà a descrivere le emozioni che sto provando in queste ore. Ringrazio tutta la società e le mie compagne per quanto successo. Anzi a tutti – scherza la calcettista sudamericana – chiedo scusa per questo ritardato arrivo in Serie A. Dedico questo traguardo alla famiglia e in particolare modo ai miei genitori, perché lasciarli in Brasile è stato un grande sacrificio, ripagato con una incredibile gioia».
Un sacrificio che potrà dunque continuare in A, dove Molfetta ha meritato di militare.