Rotto il ‘tabù’ del primo squillo in casa, è tempo di suonare la carica anche in trasferta. Il Bari, oggi alle 15, fa visita al Frosinone, sesta tappa di Serie B. La missione della squadra allenata da Moreno Longo è tentare di dare continuità, sul piano della prestazione, e possibilmente anche del risultato, alla vittoria conquistata contro il Mantova al “San Nicola” una settimana fa. Obiettivo che consentirebbe ai pugliesi di gettare ulteriore cemento armato per consolidare nuove certezze e autostima. Tra i biancorossi e il desiderio di festeggiare il bis c’è un avversario in piena crisi di gioco, di identità e di classifica, forse ancora vittima del trauma provocato dall’amara retrocessione, maturata al fotofinish dell’ultima edizione della Serie A.
Lo stato di forma
Avvio in salita per entrambe le squadre, anche per effetto di un profondo restyling tecnico. Se da un lato il percorso intrapreso da Moreno Longo sulla panchina del Bari, sin dal suo avvento foriero di identità, oggi comincia a portare anche i primi frutti, con 5 punti nelle ultime 3 partite, dall’altro, sulla sponda gialloazzurra, Vivarini, nuovo allenatore del Frosinone, è rimasto al palo. I 3 punti conquistati nelle prime 5 uscite e il penultimo posto in classifica rappresentano la fotografia del momento congiunturale dei ciociari. Un bottino figlio dei pareggi, tutti casalinghi, con Sampdoria, Modena e Juve Stabia, intervallati dalla sconfitta esterna contro lo Spezia, alla seconda giornata, e dalla inaspettata debacle di Brescia, nell’ultimo turno.
I convocati
Spedizione quasi al completo verso il Frusinate. Longo recupera Maiello, assente contro il Mantova per un affaticamento muscolare, e Sibilli, che torna a distanza di 25 giorni dal guaio al flessore destro, accusato nel match contro il Sassuolo del 27 agosto. Out invece Matino, “non al meglio”, ha spiegato la SSC Bari, e Simic. Il difensore centrale croato, quando sono trascorsi 23 giorni dal suo approdo nel capoluogo pugliese, è ancora alle prese con problemi fisici.
Continuità
Longo, salvo colpi di scena, confermerà l’undici schierato dal primo minuto contro il Mantova. Dunque 3-5-2, con Pucino, Vicari e Mantovani in difesa, davanti a Radunović. Benali ancora direttore d’orchestra a centrocampo, con Lella e Maita mezzali, mentre da esterni agiranno Oliveri e Dorval. In attacco va verso la conferma il tandem estro, corsa e fantasia Falletti-Lasagna. L’ex Udinese dovrebbe aver superato il problema alla schiena. Non dovesse farcela dall’inizio toccherebbe a Novakovich, con Sibilli destinato a partire dalla panchina, come Maiello.