Il Bari, reduce da un filotto di tre risultati utili consecutivi (due pareggi e una vittoria con due gare senza subire gol) va a caccia della sua prima vittoria sul campo di Frosinone nella partita della sesta giornata di serie B, in programma domenica al “Benito Stirpe”.
Moreno Longo, a due giorni dalla sfida, ha detto la sua in conferenza stampa. «Sfidiamo una squadra che conta su un organico importante. Parlare di un avversario rimaneggiato mi fa sorridere, perché il Frosinone ha una rosa talmente importante che gli permette di poter mantenere un livello altissimo anche in un momento particolare per loro. Si saranno parlati in settimana, conoscendo l’ambiente, immagino che sarà intervenuto anche il presidente; ci aspettiamo un Frosinone che abbia un impatto importante».
Il Bari, ha aggiunto Longo, dovrà «essere bravo ad approcciare alla gara in modo corretto, per far sì che le nostre caratteristiche vengano fuori. Affrontiamo un avversario tosto e gagliardo, che vorrà giocare per invertire il trend negativo del suo campionato».
Da ex, Longo conosce «lo stadio, so quanto il pubblico possa trascinare la squadra. Spetterà a noi essere bravi al livello nervoso. Dovremo fare le nostre cose al meglio possibile e cercare di fare una grande partita; speriamo di regalare una bella partita ai nostri tifosi. Vogliamo mantenere la stessa identità in casa e trasferta».
Fuori resterà Matino ma Simic ha recuperato e sarà in gruppo così come Maiello, Sibilli e Lasagna che avevano avuto degli acciacchi. Il ritorno di Sibilli può comportare qualche cambiamento? Il tecnico, senza svelare le sue mosse, spiega: «Le scelte verranno sempre fatte in base a più fattori. Ci saranno momenti di forma diversi che mi indurranno a scegliere. Ci saranno le scelte tattiche. Non possiamo dare delle gerarchie. Siamo invece contenti di avere l’opportunità di scegliere. Meglio scegliere che non poterlo fare ed essere obbligati nelle soluzioni. Cerchiamo di optare per la scelta tattica migliore».
Contro il Frosinone servirà un Bari più concreto in attacco: «Da allenatore mi concentro sulle occasioni create e ce ne sono tante ogni partita. Abbiamo tante squadre dietro di noi rispetto a questa statistica. Avremmo dovuto senza dubbio segnare qualche gol in più. Abbiamo pagato l’imprecisione e i momenti della gara. Segnare nei minuti di recupero è sinonimo di carattere e di una squadra che ricerca la vittoria fino alla fine. Bisogna insistere nel creare occasioni. È un discorso di precisione, lavorando sulle conclusione e cercando di riempire l’area di rigore».
La squadra che deve essere sempre compatta, al di là del modulo scelto: «Mi piacerebbe raggiungere due elementi fondamentali: non subire gli eventi e restare nella gara e soprattutto saper leggere le situazioni. L’equilibrio in una squadra si vede tra le due fasi. Non si può pretendere di concedere quasi nulla all’avversario. Il modulo? Non voglio che diventi un leit motiv la questione modulo. La squadra la vedrete giocare con i due mediani e con il centrocampo a tre. A volte la partita ci detterà la scelta migliore. L’importante è che non cambiano i principi, proponendo gioco, mostrando aggressività e coraggio».
Una chiosa anche sulle palle inattive e su cosa continuare a crescere. «Lavoriamo sempre per il miglioramento. Deve essere alla base e ricercato in tutte le sue componenti. Dobbiamo pensare a lavorare e costruire, per acquisire un’anima. Ci sono squadre che ci mettono anni per esprimere un’identità».
Ultime battute sul paragone Mantovani-Di Cesare e su possibili novità col Frosinone. «Sono due ottimi giocatori. Valerio non lo scopro io, ma venendo a Bari posso capire quanto possa aver dato, anche fuori dal campo. Mantovani credo sia un calciatore che può crescere molto in questo senso, ma ha le sue caratteristiche. É un difensore che segna, come Di Cesare ed è fondamentale anche lui nello spogliatoio. Non sono uguali, ma due persone estremamente positive per chi li allena. Col Frosinone abbiamo lavorato per capire cosa fare nel caso in cui dovessero confermare la difesa a tre, o se dovessero presentarsi con la difesa a 4. Noi però dobbiamo concentrarci su di noi».
Il Bari si presenterà a Forsinone quasi sicuramente con lo stesso vestito tattico del 3-5-2 dell’ultima partita con dubbi in mediana sulla presenza di Maiello o meno dal primo minuto o Sibilli tra le due punta, ma insidierebbe Falletti. Di sicuro resta l’allenamento di oggi pomeriggio e la rifinitura di domani per sciogliere gli ultimi dubbi.