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Foggia, Canonico irremovibile: «Lunedì lascio il club». Il presidente conferma le indiscrezioni

La conferma arriva dal diretto interessato. Il presidente del Foggia calcio, l’imprenditore barese Nicola Canonico, si dimetterà lunedì prossimo, annunciando la decisione in una conferenza stampa. A indurre il patron dei rossoneri a cedere la mano, stando a indiscrezioni, sarebbero state una serie di costanti intimidazioni e minacce di ogni genere, da quando, nel maggio…

La conferma arriva dal diretto interessato. Il presidente del Foggia calcio, l’imprenditore barese Nicola Canonico, si dimetterà lunedì prossimo, annunciando la decisione in una conferenza stampa.

A indurre il patron dei rossoneri a cedere la mano, stando a indiscrezioni, sarebbero state una serie di costanti intimidazioni e minacce di ogni genere, da quando, nel maggio del 2021, ha rilevato il Calcio Foggia 1920 dall’allora presidente, la dottoressa Maria Assunta Pintus.

Nel mirino dei delinquenti anche il figlio Emanuele, al quale avrebbero posizionato un chilogrammo di materiale esplodente all’altezza dello sportello lato guida della propria vettura, un’Audi Q5 che era parcheggiata nella sede legale della “Cn Costituzioni Generali”.

Un atto intimidatorio sventato, ma che resta di una gravità unica, compiuto lo scorso 9 gennaio 2024 “con modalità eclatanti tipiche dell’azione della criminalità di stampo mafiose” si legge nel decreto di perquisizione a carico di 4 indagati. Uno degli altri episodi sotto la gestione del presidente Canonico è quello non meno grave ai danni del proprio tesserato, nonché calciatore ed ex capitano, Davide Di Pasquale (oggi in forza al Pescara, ma dell’Arezzo) al quale l’autovettura è stata crivellata di proiettili, all’indomani della finale di ritorno dei playoff contro il Lecco 3-1 lo scorso 18 giugno.

In due gare in cui il Foggia, all’epoca guidato da Delio Rossi, se l’era giocata a viso aperto ma è stato penalizzato da episodi arbitrali contestati legittimamente dal club foggiano. Una serie di minacce sulla quale ha lavorato intensamente la stessa Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, già iniziata sotto precedenti presidenze ma accanitesi con l’attuale proprietà senza nessuna motivazione plausibile se non quella di minare la vita altrui, forse per costringere Canonico a passare il testimone. Ma il presidente barese che ha cercato di salvare la nave anche in questa stagione, dopo una querelle istituzionale che l’ha costretto ad allestire la squadra con grandissimo ritardo e tasselli mancanti nella rosa affidata a Cudini, non si è arreso.

Nonostante un avvio complicato e l’affidamento temporaneo della squadra a un collaboratore tecnico con la supervisione di Vacca, senza alcun risultato, è tornato il Cudini-bis e fino a tre giornate dal termine il Foggia era in zona playoff, poi persa al penultimo turno con la sconfitta nel derby in casa contro l’Audace Cerignola. Ma questa volta, come già emerso da varie indiscrezioni, contattato telefonicamente, il patron Canonico ha confermato le sue intenzioni irrevocabili di non proseguire. Un percorso che aveva visto l’anno scorso il Foggia vicino anche a conquistare la Coppa Italia di Lega Pro, se non fosse stato per l’eliminazione ai calci di rigori contro la Juventus U23.

Oltre alla valorizzazione di tanti giovani questo non è bastato a far scattare quella scintilla tra il caloroso tifo foggiano e l’imprenditore che aveva fatto calcio per molti anni, riportando il Bisceglie in Lega Pro ed altri risultati molto apprezzabili. Di sicuro, però, lunedì nella pancia dello “Zaccheria” e la sala stampa “Pesce” sarà indetta una conferenza stampa dove sarà fatta luce su tutte le questioni che stanno portando alle dimissioni, figlie di tante ferite impossibili da ricucire e che a stretto giro, secondo indiscrezioni raccolte, avranno il loro epilogo e sarà fatta chiarezza sulla veridicità di voci di un passaggio di consegne a nuovi imprenditori piuttosto che cedere il testimone al sindaco della città della Capitanata.

Questa volta però, quanto subìto da lui, dalla sua famiglia e dai tesserati, ha evidentemente superato ogni limite. In ogni caso il contenzioso con la Maria Assunta Pintus, resta una questione privata tra Canonico e la stessa imprenditrice sarda e probabilmente risolvibile. Di sicuro il calcio foggiano continuerà con altrettanta passione e si auspica maggiore serenità per chi lavora a un futuro e al ritorno dei satanelli ai grandi fasti.

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