Moriféré Koné, attaccante ivoriano classe 1998 e uno dei giocatori più rappresentativi del Bisceglie calcio 1913, sarebbe stato bersaglio di insulti razzisti durante la partita disputata dai nerazzurri a Massafra.
Stando a quanto denuncia la società in un post su Facebook e a quanto riferito dallo stesso giocatore, gli insulti sarebbero arrivati da una persona, non identificata, che occupava il settore ospiti dello stadio di Massafra.
La società, si legge nel post, «sa bene che la stragrande maggioranza dei tifosi del Bisceglie non si permetterebbe mai di superare una soglia così grave, arrivando all’insulto di stampo razzista, ma sa altrettanto bene che un episodio del genere, ancorché isolato, non può passare sotto traccia».
Il Bisceglie, prosegue la nota della società, «da sempre accetta le critiche, anche severe, legate all’aspetto sportivo, ma non può tollerare gratuite offese personali, aggravate ulteriormente dalla componente razziale». La formazione impegnata nel campionato di Eccellenza si stringe attorno al 25enne «garantendogli, come sempre, il massimo sostegno possibile, ricordando che a Bisceglie non c’è spazio per il razzismo».
La replica dei tifosi
A poche ore dalla diffusione del comunicato della società, arriva la replica dei tifosi del Settore gradinata attraverso i social.
«Siamo tutti Koné», si legge in una nota. I tifosi biscegliesi accusano la società di avere un atteggiamento «riprovevole» nei confronti dei propri supporter e chiariscono che «mai nessuno si è permesso di proferire epiteti razzisti nei confronti di Koné».
I chiarimenti della società
Immediata la “cotroreplica” della società che, sempre attraverso i social network, precisa di avere «piena fiducia» nel fatto che «l’insulto razzista nei confronti di Koné non sia arrivato da nessuno dei membri del gruppo organizzato di sostenitori del Bisceglie calcio» e ribadisce che il calciatore «ha sentito l’insulto provenire da una voce non identificata proveniente dal settore ospiti».
Dal Bisceglie si dicono vicini «non solo a tutti i tesserati ma anche ai tifosi che tutti i giorni manifestano il proprio amore per i colori nerazzurri, venendo a vedere le partite e sostenendo la squadra anche in situazioni difficili».
La società, infine, «si fa promotrice di un incontro fra il gruppo organizzato di tifosi e lo stesso Koné per chiarire definitivamente quanto accaduto».