Di Gennaro spazza le critiche: “Siamo primi, sono gli altri a doversi preoccupare”

“Il Bari non deve vincere tutte le partite, ma deve provare a farlo. Noi in difficoltà? Occorre equilibrio nei giudizi e nelle analisi, siamo primi con quattro punti di vantaggio sulle seconde, sono gli altri a doversi preoccupare.” Davide Di Gennaro, appena recuperato dopo l’infortunio al ginocchio destro, gonfia il petto e respinge le critiche piovute sulla squadra dopo la deludente prestazione di Castellammare di Stabia, coincisa con la seconda sconfitta in campionato. La seconda di fila fuori casa dopo il ko di Francavilla. L’esperto regista, cresciuto nelle giovanili del Milan, non crede al calo fisico, ma individua negli stimoli che gli avversari, soprattutto di bassa classifica, sanno sempre trovare affrontando il Bari e nel deficit del processo di crescita della squadra biancorossa il momento poco felice in campionato: “Sabato scorso la Juve Stabia aveva 11 giocatori sotto la linea della palla. E credo sia inevitabile che le squadre contro di noi giochino sempre per mettersi in mostra, perché nessun giocatore vuol restare in C a vita. E far bene contro il Bari può essere determinante per la loro carriera.” L’ex centrocampista protagonista delle promozioni in Serie A con Bologna e Cagliari risponde piccato quando viene evidenziato il presunto gap del Bari di riuscire ad adattarsi a partite più “sporche”. Contesti dove, alle volte, la sola qualità può non essere sufficiente per vincere le partite, se non abbinata a corsa e intensità. Un binomio subito sabato scorso dagli uomini di Mignani e spesso letale per i biancorossi nel triennio di C: “Più ignoranza? Basta con questa parola”, sbotta il numero 21. “Per me il calcio è uno sport semplice. Occorre avere grande organizzazione abbinata alla qualità, è quello che ti permette di vincere”, osserva Di Gennaro. Il tema di un Bari ancora non efficace contro avversari più “affamati” è però di strettissima attualità: nei prossimi tre turni di fronte ci saranno Vibonese, Fidelis Andria e Latina, formazioni che occupano gli ultimi tre posti della classifica. “Scenderemo in campo per tentare di vincerle tutte. Come farlo? Allenandoci e provando situazioni di gioco che con la crescita della condizione dei singoli ci porterà a migliorare.” Secondo Di Gennaro il segreto per arrivare alla vittoria del torneo è la continuità. “Vedere il Bari al massimo delle sue potenzialità a metà novembre sarebbe stato difficile, lo sapevamo. Abbiamo cambiato tanto, eppure siamo in testa”, evidenzia il regista milanese che poi entra nel merito di questione tattiche e della complementarità con Botta: “A Cagliari ho vinto un campionato con regista e trequartista, non credo ci sia da discutere. I giocatori bravi possono coesistere sempre, basta avere voglia e disponibilità al sacrificio”, tronca di netto il 33enne. Di certo per ora Bari non ha potuto apprezzare fino in fondo le qualità del suo regista, arrivato sul gong dell’ultima sessione di mercato. Solo quattro le presenze per un totale di 89’ giocati, con Monterosi, Paganese, Catanzaro e J. Stabia. A pesare l’infortunio al ginocchio destro accusato nel match interno contro la Paganese dello scorso 26 settembre finito 1-1. In campo per la prima volta dal 1’, l’ex centrocampista del Milan fu costretto al cambio dopo appena 15 minuti dal fischio d’inizio. “Purtroppo ho avuto un infortunio traumatico e ringrazio lo staff medico che mi ha permesso di recuperare in tempi ridotti rispetto alle attese. Ora però sono pronto”, assicura il centrocampista. In attesa di ritrovare lo smalto dei tempi migliori, Di Gennaro, forte di un contratto annuale con opzione di rinnovo in caso di promozione, non ha dubbi sugli obiettivi da raggiungere: “Avevo già scelto questa maglia dall’inizio dell’estate. Più che un patto per la B, è un patto con me stesso. Voglio salire in B e farlo a Bari.”

Daniele Celiento scalda i motori. Maita verso il pieno recupero.
Prosegue senza intoppi la preparazione dei biancorossi in vista della gara interna contro la Vibonese in programma domenica alle 17:30. Primo impegno di un trittico che opporrà il Bari a squadre che occupano gli ultimi tre posti della classifica, ossia Latina, Vibonese e Fidelis Andria. Contro i calabresi allenati dall’ex Gaetano D’Agostino, mister Mignani potrà contare su Mattia Maita, pienamente recuperato dopo il fastidio muscolare che lo costrinse al cambio nell’ultima partita disputata al San Nicola contro il Catanzaro. Il centrocampista anche ieri ha lavorato in gruppo con il resto della squadra, così come ha fatto Lorenzo Lollo. Dopo l’intervento al ginocchio prosegue il recupero di capitan Valerio Di Cesare, alle prese con fisioterapia e palestra. Intanto domenica il Bari dovrà fare a meno di Gigliotti, fermato dal giudice sportivo a causa dell’espulsione rimediata a Castellammare per doppia ammonizione. In rampa di lancio Daniele Celiento. Salvo sorprese sarà lui a far coppia con Terranova al centro della retroguardia biancorossa.

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