Bagno di folla ieri per il capitano del Bari in occasione di un evento con i tifosi nel centro città. «Ora ripartiamo ed evitiamo gli errori del passato». Un’invasione pacifica di tifosi. Entusiasmo incontenibile ieri pomeriggio nel centro di Bari per salutare l’arrivo di Valerio Di Cesare.
Tutti per Di Cesare
Il capitano biancorosso è stato il protagonista di un evento organizzato dal club pugliese nello store ufficiale, in corso Cavour. Almeno un centinaio di presenti a caccia di selfie e autografi. Commovente il gesto di una bimba, di non più di 7-8 anni, che alla vista di Valerio Di Cesare si è fiondata verso il calciatore, restando abbracciata a lui per diversi minuti. «Queste manifestazioni mi mettono ancora più in difficoltà, vuol dire che in questi anni ho fatto qualcosa di buono», il commento con commozione e sorpresa da parte del difensore centrale. L’occasione è stata utile per fare il punto sul suo futuro. Da giorni si rincorrono voci circa la volontà del classe ’83 di dare l’addio al calcio giocato. «A giorni sapremo, adesso non è il momento, voglio prendermi ancora qualche giorno. Ho 41 anni, devo ragionare con il cervello e non con il cuore», ha spiegato Di Cesare. Il marcatore più anziano della Serie B non ha però escluso l’ipotesi di un futuro nel quadro tecnico dirigenziale del Bari, forte dell’abilitazione ad esercitare la professione di direttore sportivo, conseguita un anno fa. «Penso di poter dare il mio contributo da dirigente, sono dentro questa realtà da 6 anni. Non so ancora nulla, a breve sapremo chi sarà il direttore e poi piano piano tutte le altre figure».
Sulla stagione
Di Cesare non si è sottratto anche ad un’analisi sulla stagione chiusa con un’insperata salvezza, guadagnata ai playout, vinti contro la Ternana, anche grazie ad un gol straordinario segnato al Liberati dal centrale difensivo. «Bisogna ripartire, perché quest’anno non l’abbiamo fatto. Bisogna guardare gli errori e non commetterli più. Polito? Lo ringrazio. Con lui ci ho passato insieme 3 anni, mi ha rinnovato il contratto decidendo di puntare su di me». In attesa delle decisioni ufficiali all’orizzonte c’è per Di Cesare un appuntamento con la storia. Il sindaco di Bari uscente, Antonio Decaro gli consegnerà le chiavi della città: «Riceverle sarebbe un onore. Questa città mi è entrata nel cuore, i miei figli sono cresciuti qui e la famiglia si sente barese». Intanto a proposito di fede e passione, tra i tifosi presenti all’evento c’era anche Maurizio, che in segno di devozione si è recato a piedi da Bari alla chiesetta della Madonna del Pozzo, a Capurso. «Ho fatto un voto con il mio amico Edoardo, ci siamo detti “se il Bari si salva andiamo a piedi fino là”. Il giorno dopo la vittoria contro la Ternana alle 7 del mattino ci siamo messi in cammino». p.r.