D’Errico pronto a lasciare Bari: assalto finale del Crotone

Befana amara per Andrea D’Errico, con in mano una scopa pronta a portarlo lontano da Bari: l’estroso centrocampista biancorosso ha preparato i bagagli, con destinazione Crotone. Il club calabrese ieri ha dato l’affondo decisivo per assicurarsi il 30enne milanese, scavalcando la folta concorrenza in Serie C. Una vera e propria bagarre, che ha visto un’accesa lotta tra almeno cinque squadre: il Pescara, che nella prima ora di mercato aveva tentato l’assalto, dovendo subito abbandonare la corsa a causa del rifiuto del giocatore di trasferirsi in Abruzzo; quindi il Cesena, la Reggiana e il Catanzaro. Tra oggi e lunedì le parti contano di chiudere l’affare. La trasferta del Crotone in programma oggi a Monopoli sarà l’occasione giusta per perfezionare il trasferimento dell’ex capitano del Monza. La formula sarà quella del prestito.

Finisce così l’avventura con il biancorosso del Bari per D’Errico, tra i principali artefici della cavalcata trionfale verso la serie B, conquistata lo scorso 3 aprile a Latina. Sulla copertina del libro dedicato alla promozione c’è il gol segnato dalla mezzala proprio contro il Catanzaro, che ha tentato invano di portare il giocatore alla corte di Vivarini. Era il 13 marzo 2022, 31esima giornata del girone C di serie C: il Bari, capolista, fa visita ai giallorossi, quarti in classifica, staccati di sette lunghezze, e capaci nel girone di ritorno di recuperare cinque punti alla battistrada, approfittando della fase di appannamento dei pugliesi, accusata subito dopo la sosta natalizia. Una gara dunque fondamentale, che avrebbe potuto riaprire la corsa diretta alla B, oppure blindare il primo posto della squadra di Mignani. Il minuto entrato di diritto nella storia biancorossa è il primo della ripresa: nemmeno il tempo di tornare in campo che D’Errico dal limite dell’area inquadra la porta e disegna con il destro una traiettoria a giro sul secondo palo, non lasciando scampo al portiere. Una rete di rara bellezza, fondamentale per permettere al Bari di completare la rimonta e ribaltare l’iniziale svantaggio. Il jolly pescato da D’Errico, insieme al gol di Citro segnato nella giornata di campionato precedente con la V. Francavilla, andrà poi in archivio come quello decisivo per mettere in cassaforte l’agognato traguardo della B.

Al netto di un rendimento più che positivo nella scorsa stagione, il bilancio con la maglia del Bari è però in chiaroscuro: protagonista un anno fa, con 34 presenze in campionato, 4 reti (più una in Supercoppa) e ben sei assist, D’Errico non è riuscito a confermarsi con il salto di categoria. L’esplosione di Folorunsho nella zona di campo di solito occupata dall’ex Barletta e chance mal sfruttate hanno relegato il ruolo del 30enne lombardo a gregario di lusso. Troppo poco per un giocatore del suo talento. Nel campionato in corso di svolgimento si contano solo 10 presenze, delle quali nessuna da titolare, per complessivi 170 minuti. Unica traccia l’assist per il 3-1 di Antenucci al Perugia. Per il resto 8 panchine, di cui cinque nelle ultime otto partite. Solo tribuna nel big match con il Genoa, prologo di un addio doloroso.

Croce e delizia dentro e fuori dal campo: nell’antologia biancorossa merita un capitolo a parte il rapporto da “Odi et Amo” con Polito e soprattutto Mignani, che con D’Errico ha dato vita ad un legame quasi paterno, nel bene e male “male”. Diverse le frizioni con il tecnico genovese durante l’ultimo anno e mezzo, sempre però superate, tra qualche polemica e molti sorrisi. Piccole fiammate di un carattere “incendiario”, come quelle lasciate sul terreno di gioco, insieme a dribbling, accelerazioni e conclusioni mortifere. Il Bari perde così uno dei suoi simboli, guardando avanti non senza qualche rimpianto.

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