Foggia-Bari derby di Puglia, checché ne pensi mister Zeman non sarà mai una partita come le altre. Finisce in parità con due reti per parte una partita giocata in condizioni climatiche proibitive e finita con un risultato che accontenta entrambe le squadre. Zeman deve contare solo su venti disponibili, recupera Alastra ma deve rinunciare ancora a Volpe, Garattoni, Martino, Markic, Tuzzo, Rocca e Di Grazia.
Nel Bari indisponibile Botta che ha scontato il turno di squalifica, ma non convocato perché infortunato. Si gioca sotto una pioggia fitta e gelida, ma almeno inizialmente il campo ha tenuto. Scaramucce iniziali, ma squadre molto coperte consapevoli entrambe che ogni errore potrebbe costar caro. Ferrante ci prova su calcio piazzato dal limite al decimo, ma non inquadra la porta. Dopo un minuto il Foggia passa con Curcio che schiaccia di testa in rete un cross dalla destra di Nicolao.
Il Bari reagisce e cerca il pari con veemenza e man mano schiaccia il Foggia che capitola al ventiduesimo con Cheddira, partito probabilmente in posizione di fuorigioco, che ribatte in rete un pallone che, su bordata di D’Errico, aveva colto in pieno la traversa. Il Foggia ha dalla sua anche la dea bendata che veste i panni di Frattali che capitola, un minuto dopo su tiro di Merola, facendosi passare la sfera sotto il corpo complice il terreno inzuppato. Il Bari accusa il colpo, ma freddo e campo pesante non consentono giocate di fino. L’unico pericolo che i biancorossi portano alla porta di Dalmasso è la girata di Cheddira che colpisce il palo. Non accade più nulla e si va negli spogliatoi bisognosi più di un tè bollente. Ad inizio ripresa fuori Frattali e dentro Polverino. Il Bari cerca con veemenza il pari, ma il Foggia tiene bene, anche se al settimo Cheddira, sempre lui, in area può calciare, ma Dalmasso gli dice no con un bell’intervento.
Gli attacchi del Bari si fanno martellanti, ma il campo non agevola le giocate. Nicolao si fa male e viene sostituito con Girasole. Il Bari non ha nessuna intenzione di lasciare i tre punti al Foggia e schiaccia i rossoneri nella loro metà campo. Al ventitreesimo miracolo di Dalmasso su Cheddira. I
l Foggia soffre e stringe i denti. Polverino la fa grossa facendosi saltare dal pallone, ma buon per lui il pallonetto di Ferrante non centra la porta. Zeman cambia l’attacco, fuori Curcio e Merola dentro Turchetta e Vitali. Cheddira va vicino al gol ancora una volta con una girata di testa che non va lontano dal palo alla sinistra del portiere rossonero. Il meritato pareggio per i biancorossi arriva a cinque minuti dal termine con un gran tiro da posizione decentrata di Mallamo. Il Bari crede ancora nella vittorie e continua a spingere. Nonostante i quattro minuti di recupero non accade più nulla.
Finisce in parità un derby giocato su un campo al limite della praticabilità che premia la grande volontà del Foggia che nel secondo tempo si è fatto schiacciare e la caparbietà di un Bari che ha lottato fino alla fine. Sarebbe stato bello assistere alla gara su un campo asciutto, lo spettacolo ne avrebbe giovato.