De Laurentiis «non vendo fumo, ora godiamoci la B»

«Serie A obiettivo reale del Bari in vista del prossimo campionato? Certo, ma è uno scenario che non riesco a vedere nell’immediato. Non sono un venditore di fumo. Godiamoci la Serie B che abbiamo appena conquistato». È un Luigi De Laurentiis all’insegna della pacatezza, della prudenza, dell’equilibrio e di un «sano» realismo su presente e futuro quello intervistato ieri in diretta social dal direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni. Il patron del club biancorosso dopo aver ripercorso le tappe del suo quadriennio di gestione nel capoluogo pugliese, evidenziando emozioni e difficoltà finora incontrate, sia dal punto di vista aziendale, sia tecnico-sportivo, ha fatto il punto sulla programmazione in vista della Serie B, confrontandosi con il tema ricorrente e sempre più spinoso della multiproprietà. Argomento molto sentito dalla piazza, anche in rapporto alle decisioni che verranno intraprese nell’ottica della stagione sportiva 2022-2023. Il teorema è semplice: l’anno che sta per chiudersi testimonia come le scelte vincenti adottate l’estate scorsa sul piano tecnico e manageriale siano state alla base del perseguimento dell’obiettivo promozione. Dalla piena autonomia gestionale rispetto all’«expertise» del polo napoletano, all’ingaggio di figure competenti nell’ambito sportivo. Passaggio quest’ultimo proprio diretta conseguenza dell’emancipazione gestionale partenopea e probamente propedeutico al risultato ottenuto in campionato. «È così. Abbiamo lasciato le expertise dell’altra azienda», ha ammesso e ribadito il patron della SSC Bari. «Ho trovato un direttore sportivo giusto e lui ha scelto l’allenatore. La scelta vincente è stata allestire la squadra in funzione del suo modulo di gioco». Uno schema messo a punto nel tempo, frutto di investimenti e sacrifici che De Laurentiis ha rimarcato, ricordando come il triennio nella terza serie sia stato un investimento a fondo perduto. «10 milioni» il costo della «macchina Bari» nel suo complesso nell’ultima stagione. Se da un lato c’è l’orgoglio di aver raggiunto finalmente il traguardo della Serie B, dall’altro non mancano le pressioni della piazza sul futuro. Non è un mistero che la richiesta, come ricordato dallo stesso De Laurentiis evocando la festa notturna al San Nicola del post Latina, sia puntare subito alla Serie A. Tra il potenziale obiettivo, la voglia di raggiungerlo a tutti i costi da parte dei tifosi, e il Bari c’è di mezzo anche il nodo multiproprietà. E soprattutto il braccio di ferro giudiziario appena intrapreso con la Federcalcio. Entro il 2024, termine fissato dalla FIGC per risolvere il conflitto, i De Laurentiis dovranno scegliere tra Napoli e Bari: «È difficile fare previsioni, oggi arrivano molte offerte per il calcio italiano», ha osservato De Laurentiis. «Abbiamo un ricorso in atto (discussione il 4 maggio davanti al Tribunale Federale, ndr). Siamo in attesa di un risultato. Ci hanno permesso di iscriverci per a quattro campionati di fila e poi hanno cambiato le regole rendendo difficile la cessione di un club. L’obiettivo è avere più tempo nella gestione finché non troveremo qualcuno a cui cedere».

Nel frattempo ci sarà da preparare il campionato di B e fissare l’obiettivo. Un aspetto non di poco conto anche rispetto alle attese della piazza e allo scenario di un doppio salto verso la A che metterebbe i De Laurentiis subito di fronte ad una scelta: «Se il campionato di B andrà bene dovrò essere bravo a trovare chi porterà il Bari in A. Ci penseremo quando si porrà il problema», ha spiegato il patron biancorosso sottolineando che «lasciare Bari dopo quattro anni di investimenti e sacrifici sarebbe un dispiacere».
Dal punto di vista tecnico-sportivo il presidente ha svelato le prime mosse: «Avremo un budget più importante all’altezza della B. Il nostro ds Polito sta già cominciando a capire come muoversi. Avremo bisogno di giovani e di potenziare una rosa che però ha già giocatori di categoria».
Il numero uno della società biancorossa quindi ha dedicato un pensiero al legame con la città: «Oggi quando sento l’inno del Bari mi viene la pelle d’oca. La Puglia è una bellissima regione, sta «scoppiando». Bari è una città pulita, gestita da dio, alla grande. In 15 anni di governo Emiliano e Decaro hanno ripulito la città. Mi ricordano quello che ha fatto Rudolf Giuliani con New York», l’endorsement in piena regola di De Laurentiis. In vista della festa di domenica prossima organizzata in occasione dell’ultima partita con il Palermo appello ai tifosi dal sapore di una sfida: «Vediamo di cosa è capace il tifoso del Bari. Visto ci volete arrivare in A, diamo uno schiaffo alla Serie A: dobbiamo arrivare in testa alla classifica nazionale degli spettatori, voglio vedere più di 30mila persone».

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