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Bari, De Laurentiis apre all’emiro: «Dialogo? Perché no, anche se trattativa prematura»

Fatica a entrare nel vivo il calciomercato del Bari. Dopo una settimana dall’avvio del ritiro in Abruzzo a mister Longo manca ancora la quasi interezza della nuova intelaiatura della squadra. Nonostante i numerosi appelli rivolti indirettamente alla proprietà, l’ultimo domenica scorsa, difficilmente il tecnico torinese immaginava a metà della preparazione estiva di non avere già…

Fatica a entrare nel vivo il calciomercato del Bari. Dopo una settimana dall’avvio del ritiro in Abruzzo a mister Longo manca ancora la quasi interezza della nuova intelaiatura della squadra. Nonostante i numerosi appelli rivolti indirettamente alla proprietà, l’ultimo domenica scorsa, difficilmente il tecnico torinese immaginava a metà della preparazione estiva di non avere già a disposizione il portiere titolare, almeno uno dei due nuovi centrali, che affiancheranno Vicari, e il futuro centravanti. Ieri mattina sul campo del centro sportivo di Roccaraso lungo confronto tra il presidente Luigi De Laurentiis, alla seconda tappa in Alto Sangro, e l’allenatore. Oltre 15 minuti di colloquio, parecchio animato e intenso da entrambe le parti, davanti agli occhi attoniti dei pochi tifosi presenti. Un confronto talmente acceso che nel pomeriggio si sono susseguite voci, risultate poi assolutamente infondate, del rischio di dimissioni di Moreno Longo.

Il punto di Dela

«La prima necessità era trovare 3-4 giocatori, ne sono arrivati 5 e ce n’era un possibile sesto. Siamo riusciti in tempi brevi a chiudere giocatori che hanno una certa importanza. Al momento siamo con tantissime trattative all’attivo» ha spiegato il patron del Bari, cercando di gettare acqua sul fuoco e rassicurare tutto l’ambiente. «Ovvio che puntiamo a soddisfare le richieste del mister. Ora il gioco si fa più duro perché bisogna confrontarsi con trattative nelle quali il Bari accende l’interesse e poi, spesso, le altre squadre ci seguono. Questo ci fa perdere più tempo». De Laurentiis, escludendo frizioni con il tecnico, ha quindi chiarito anche i tempi per l’affondo sui profili capaci di fare la differenza, auspicando di avere entro fine luglio risposte concrete. Nel mirino ci sono il portiere, un centrale di difesa e un attaccante. Secondo il presidente, il Bari possiede gli strumenti giusti per raggiungere gli obiettivi di mercato. «A giugno c’erano richieste alte che tra poco scenderanno. Il mercato sarà più normale, anche se continuo a sentire cifre per noi impattanti. Siamo concentrati a identificare giocatori di spessore, a trovare i profili giusti. A volte ci mettiamo più tempo anche per valutare per bene l’atleta». L’ultimo riferimento è a Chajia, bloccato a Bari per ulteriori accertamenti clinici sul suo ginocchio destro malandato. La sensazione, a questo punto, è che l’affare relativo al trequartista del Como difficilmente possa andare in porto. Inutile sottolineare che il club biancorosso non possa più permettersi errori di valutazione sulla condizione fisica dei propri tesserati, soprattutto dei potenziali titolari, che hanno un’incidenza notevole anche dal punto di vista economico.

L’emiro e il Bari

La notizia è che la famiglia De Laurentiis è pronta a tendere la mano a Sheikh Malek Humoud Al-Sabah, il reale del Kuwait, fresco di incontro con il sindaco di Bari Vito Leccese, che sarebbe pronto ad avviare investimenti sul territorio, squadra di calcio compresa. «Loro hanno i nostri contatti. Le nostre porte sono sempre aperte». Subito dopo l’apertura Luigi De Laurentiis ha però rifreddato gli animi della tifoseria, già in fibrillazione all’idea che un emiro possa diventare proprietario del Bari. «La Puglia è una bellissima regione, di solito c’è sempre interesse ad esplorare potenziali investimenti, nel settore immobiliare e del turismo, qualcosa che dia un bel passaporto italiano, incluso il calcio, che ha un appeal enorme. Capisco che l’arrivo di uno sceicco in città faccia nascere una soap opera, mi sta benissimo. Ma parlare di trattativa oggi è prematuro. Prima faremo una chiacchiera e ci conosceremo. Pian piano si capirà qual è l’intenzione. Magari è una banale curiosità, anche verso la nostra squadra». Ieri intanto fonti vicini agli emissari di Al-Sabah hanno fatto sapere che un primo contatto sarebbe stato stabilito. L’incontro, tuttavia, è ancora da concordare

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