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Da tifosi ad azionisti: nasce BariSpac. Fumai: «Vogliamo partecipare alla vita del club»

È andata in scena ieri mattina la prima conferenza stampa della neonata BariSpac, l’associazione fondata da Erio Fumai, giornalista pugliese di lungo corso, basata sull’azionariato popolare legato al mondo Bari calcio. Svelato anche il consiglio direttivo, composto dal presidente Fumai e dai vice Patrizia Ninni e Nicola Didonna. Nell’incontro con i cronisti Fumai ha spiegato…

È andata in scena ieri mattina la prima conferenza stampa della neonata BariSpac, l’associazione fondata da Erio Fumai, giornalista pugliese di lungo corso, basata sull’azionariato popolare legato al mondo Bari calcio. Svelato anche il consiglio direttivo, composto dal presidente Fumai e dai vice Patrizia Ninni e Nicola Didonna.

Nell’incontro con i cronisti Fumai ha spiegato che l’iniziativa non ha al momento alcun legame con la Ssc Bari: «La BariSpac è una iniziativa che intende proporre un’idea diversa di gestione del calcio. Dopo aver accertato che i tifosi baresi siano disponibili a inserirsi, ci muoveremo per valutare con i diversi interlocutori, fra cui anche l’attuale proprietà del Bari, le possibilità che ci potrebbero essere per un inserimento nella proprietà. Ricordiamo che la società dei De Laurentiis ha una scadenza fino al 2028. Io spero per quel momento di avere una BariSpac pronta per poter affrontare anche un mercato del genere».

Al momento, secondo Fumai, è da escludere un affiancamento alla società: «Non è nel nostro intento. Per adesso vogliamo affermare questo modello per avere un’opportunità futura di partecipazione alla vita del Bari. Attualmente la società è gestita e controllata dai De Laurentiis. Noi metteremo a disposizione questo progetto e valuteremo con chi svilupparlo e se c’è la loro disponibilità di parlarne. Non siamo ostili all’attuale proprietà, non siamo ostili verso altre iniziative che dovessero essere realizzate. È un’idea studiata, approfondita e strutturata per dare ai tifosi del Bari questa occasione che altri in passato hanno tentato».

L’iniziativa di BariSpac, al momento, si rivolge a tutti i tifosi che siano interessati a partecipare attraverso un investimento più o meno grande. Sul sito di BariSpac è presente un questionario con cui si sonda la disponibilità a diventare soci e con una quota minima (che non è stata ancora determinata, anche se il questionario indica come prima fascia “100 euro”). Una questione correlata è se sarà possibile avere una “proprietà multipla” di una quota. Per ogni dubbio, si può fare riferimento ai contenuti video presenti sul sito: «Ci sono della faq con tutte le risposte – precisa Fumai -, oltre a un’intervista a Carlo Cottarelli. Quando avremo definito potremo cominciare la raccolta delle quote. È chiaro che metteremo una serie di benefit e vantaggi per chi la sottoscrive. Non è una cosa che si risolve in una settimana, questo richiede tempo per raccogliere i consensi e le disponibilità dei tifosi».

Uno degli ostacoli, riferisce Fumai, è legato alla legislazione: «Dal 5 aprile, presso il Senato della Repubblica italiana, è stato depositato un progetto di legge per la regolamentazione dell’azionariato popolare diffuso nelle società professionistiche». Tra i promotori dell’iniziativa barese ci sono anche giornalisti come Franco Cirici e Antonello Raimondo, ex calciatori come Totò Lopez, Vincenzo Tavarilli, Lele Messina e Dino Bitetto, oltre che politici e personalità di spicco dell’ambiente barese.

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