Dal Castel del Monte alla Valle d’Itria esulta la Puglia dell’atletica leggera. L’ultimo fine settimana è portatore sano di successi e soddisfazioni, a cominciare dal 24enne Pasquale Selvarolo che a Cassino, ai Campionati italiani di corsa campestre 2024 “Festa del cross”, vince la 10 chilometri in 31’45.
L’andriese è fantastico nella progressione che lascia al palo anche nomi importanti come il campione uscente Marco Fontana Granotto (32’06) e Yassin Bouih (32’15) mezzofondista, campione nazionale indoor sui 1500 e i 3000 metri nel 2017 e 2018. La gioia è doppia perché, dopo tanti podi, ottiene finalmente un meritato primo posto che vale un titolo tricolore. Premiati dunque gli sforzi di Selvarolo, che a Cassino è giunto persino indebolito da una settimana di febbre quasi a 40 gradi.
Il tesserato delle Fiamme azzurre/Atletico Pro Canosa, nell’ottica dei campionati di società, regge anche l’urto dei atleti africani, quali il keniano Joseph Kimutai (Dinamo Sport, 31’11), il connazionale Bernard Wambua (Gp Parco Alpi Apuane, 31’18) e il ruandese Yves Nimubona (Atl. Casone Noceto, 31’21). Nella classifica generale delle società l’Atletica Pro Canosa è 21ª in campo maschile (Senior Promesse). La cittadina laziale, sede della più importante manifestazione di corsa campestre del 2024, porta bene anche Stefano Cecere della Amatori Atletica Cisternino, giunto terzo tra le Promesse (Under 22) e 14° nella classifica generale. Buono, infine, il piazzamento nella categoria Allieve (Under 18), di Viviana Marinelli (Atletica Fiamma Giovinazzo), 9ª nella 4 km.
Gioia, infine, per l’esordio in maglia azzurra di Anna Musci alla Coppa Europea di Lanci che si è disputata domenica a Leira in Portogallo. La tesserata dell’Alteratleta Locorotondo è giunta 18esima nel peso con una misura di 15,47 metri. La sfida per la prima posizione vede imporsi l’olandese campionessa europea Jessica Schilder che raggiunge i 18,229. Musi non ha neanche 20 anni, ma è già pronta a nuove sfide come afferma sulle sue pagine social: «Prima maglia assoluta nella mia competizione del cuore. Beh, che dire della gara? Sono contenta perché nonostante tutto ci ho provato fino all’ultimo lancio credendoci. Mi dispiace della gara in sé, ma da questo non posso che imparare».