Il presidente della CJ Basket Taranto parla dalle nostre pagine.
Presidente Cosenza, due vittorie e due sconfitte nelle prime quattro giornate di campionato: si aspettava questo avvio?
«Sinceramente sì. Tutte le squadre si sono rinforzate, con molte formazioni che si trovano allo stesso livello. Ogni partita è una battaglia e non esistono esiti scontati: quaranta minuti di lotte e di sano agonismo. Ovviamente, l’auspicio è che si possano conquistare quanti più risultati favorevoli possibili, specie tra le mura amiche dove possiamo godere della spinta dei tifosi».
Sabato sera la sua squadra ha lottato contro un’indomita JuveCaserta fino a pochi minuti dalla fine, poi il black-out: quanto fa male questa sconfitta?
«Stavamo disputando una bella partita. Era una sfida equilibrata, poi nell’ultimo quarto abbiamo subito un vistoso calo. Gli avversari ne hanno approfittato, tirando anche molto bene dalla lunga distanza. Caserta ha avuto quella marcia in più, noi non siamo riusciti a reagire e a proseguire con lo stesso ritmo avuto per buona parte del match».
La società ha affidato le redini della squadra a Davide Olive per la terza annata consecutiva: una decisione basata sulla continuità del progetto tecnico rossoblu.
«Credo sia anche il giusto premio per quanto fatto dal coach in questi anni. È un progetto su base triennale, condiviso da società e allenatore e mirato all’impiego di alcuni ragazzi giovani. Ogni anno ci poniamo l’obiettivo di migliorare i risultati maturati nella stagione precedente. Di conseguenza, vogliamo ambire a qualcosa di importante e trovare la continuità nei risultati».
Che tipo di roster è stato allestito per il campionato in corso?
«È una squadra ringiovanita per poter avere un gioco più veloce. Ci sono anche 3/4 ragazzi senior che si sono messi a disposizione del coach e stanno dimostrando di saper trainare il gruppo. Anche gli under ricoprono un ruolo fondamentale: non sono i classici ‘tappabuchi’ ma sono importanti nell’economia del gioco e degli equilibri di squadra».
Quanto è difficile fare sport in una città come Taranto, dopo due anni di pandemia?
«Taranto è un po’ particolare. Questa piazza ha bisogno di riscoprire l’amore per la palla a spicchi. A Caserta, sabato scorso, c’erano 1400 tifosi nonostante i prezzi dei tagliandi. Al Tursport vengono soltanto appassionati e addetti ai lavori. Noi vogliamo far risaltare il movimento cestistico, grazie anche alle prestazioni dei nostri ragazzi e allo spettacolo che può regalare uno sport come il basket».
Il CJ Taranto è tornato al Tursport dopo diversi anni: che impressione le ha fatto rientrare nello storico palazzetto tarantino?
«Non tutti lo sanno ma noi abbiamo inaugurato questo impianto di gioco nel lontano 1981 in un prestigioso torneo in cui parteciparono quattro squadre di A1, tra cui la JuveCaserta. È un bel palazzetto, peccato che dopo il Cras sia andato in disuso. Stiamo cercando di renderlo funzionale, condividendolo con altre società, e creando in esso un vero e proprio punto di ritrovo».
Tra le iniziative verso i tifosi, l’accordo stipulato con L’Edicola del Sud per riempire gli spalti in occasione delle sfide interne del CJ Taranto.
«Cultura, informazione e sport devono andare avanti di pari passo. È un’importante iniziativa con una testata che copre Puglia e Basilicata. Il giovedì precedente le partite in casa del CJ Basket Taranto chi acquisterà il giornale troverà al suo interno un coupon che presentato al botteghino del Tursport il giorno della partita consentirà l’ingresso gratuito per tifare i colori della propria città. Ringrazio Ledi Servizi Editoriali e il Gruppo Ladisa, oltre alla direttrice de L’Edicola del Sud Annamaria Ferretti per questa nuova partnership».