Ciclismo, il bitontino De Gennaro trionfa alla “Randonnée dei due mari”: il tour Magna Grecia è suo

«Una vittoria voluta e programmata perché, difficilmente nello sport, così come nella vita, intraprendo strade che non mi conducono ad ottenere il risultato massimo. Se inizio un’impresa, è per vincerla. Raramente partecipo ad un evento sapendo di fare solo presenza o essere solo un numero». Luigi De Gennaro, 57enne bitontino, è euforico come un bambino già da domenica pomeriggio e cioè da quando, tagliando il traguardo di Catanzaro della “Randonnée dei due mari”, ha capito di aver vinto il Tour Magna Grecia.

Cosa è? Una corsa a tappe che inizia in primavera, a marzo e finisce in autunno, a ottobre e proprio domenica è stata l’ultimo appuntamento. In totale ce ne sono state 21 (da segnalare pure la tappa a Bitonto, quella a Caserta, della Valle d’Itria), circa 5mila chilometri percorsi e 62.950 metri di dislivello scalati, per girare tutto il Mezzogiorno d’Italia, tra le bellezze di Puglia, Campania, Calabria e Basilicata.

Il corridore bitontino, presidente della “Velosprint” che lui stesso ha voluto ricreare dopo anni di buio, ha totalizzato 5.750 punti e un vantaggio di 150 punti sul secondo classificato.

«Un successo per me, per la Velosprint, squadra cui appartengo e per la città di Bitonto – racconta – e dedico questa vittoria alla memoria dell’unico amore della mia vita, Maria Lucia Frascella (la moglie, scomparsa due anni fa per un male incurabile) che è stata la mia grande tifosa. Oltre alla vittoria assoluta, io sarei stato anche campione regionale pugliese se il regolamento non imponesse la non cumulabilità dei premi tra assoluto e regionale quindi il titolo locale è stato assegnato al secondo in classifica». E anche in questo caso si parla bitontino, perché a vincerlo è stato Michele Massari della “Bitontobike”.

E non è tutto, perché De Gennaro è stato anche il miglior “grimpeur” avendo conquistato più punti nelle tappe di categoria Extreme della corsa a tappe. Funziona, infatti, che i punteggi sono assegnati in base alla lunghezza della randonnèè (100 punti ogni 100 chilometri e ci sono state anche tappe di 200, 300 e 600 km) che vengono moltiplicati per 1,5 in caso di corsa “grimpeur” e si riescono a prendere solo se si finisce la fatica entro il tempo massimo. E Bitonto esulta anche perché la “Velosprint” si è aggiudicata il titolo di miglior squadra tra quelle pugliesi.

La premiazione ufficiale per Luigi avverrà nei prossimi giorni a Napoli e la cosa più bella è che a 57 anni è animato dallo spirito di un ragazzino che lo spinge a fare quello che fa.

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