Carlo Calcagni, l’Iron man di Guagnano conquista altri due record e otto ori a Catania

Carlo Calcagni, colonnello del ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, ha conquistato otto medaglie d’oro alle gare del Mondiale dello Sport d’impresa, organizzato a Catania sotto l’egida Csain.

L’evento ha radunato oltre 4mila atleti provenienti da 41 nazioni, lanciando un potente messaggio di pace, solidarietà e fratellanza attraverso lo sport.

Calcagni ha stabilito due primati mondiali: nei 1500 metri e nei 5000 metri, sulla pista di atletica del campo scuola “Picanello” di Catania.

I suoi risultati sono stati straordinari, con ben otto ori in vari discipline, 100 metri in 15” 02, 200 metri in 30” 09, 400 metri in 01’ 02” 43, 800 metri in 02’ 14” 09, 1500 metri in 04’ 26” 80, 5000 metri in 15’ 08” 96, 15 km cronometro ciclismo in 22’ 29”, 5 km corsa in 12’ 36”.

Il campione paralimpico ha apprezzato il potente messaggio, lanciato dal mondiale, che va al di là dei limiti dettati dalla geopolitica e dalle scelte umane. «Lo sport diventa un veicolo di pace e solidarietà, di fratellanza e condivisione – ha dichiarato – capace di abbracciare le differenze, in un unico cerchio magico di energia e positività. Sarebbe davvero un sogno che si realizza la possibilità di trovare sempre un ambiente veramente accogliente ed inclusivo, per tutti, concretamente e non solo a parole». Calcagni, salentino, abita a Cellino San Marco ma è originario di Guagnano, è vincitore di tre medaglie d’oro agli Invictus game “The Hague 2022” in Olanda.

La sua storia

A segnarlo un brutto fatto di cronaca. È rimasto intossicato dall’uranio impoverito durante la missione di pace del 1996 in Bosnia, dove gli americani usavano bombe a uranio impoverito, e dove i militari italiani non erano stati informati sulle precauzioni. Un impegno talmente importante da guadagnarsi addirittura un encomio. Una volta tornato a casa, inizia per lui un vero e proprio calvario, tutt’altro che concluso.

Vive di sfide, ma la sfida è sempre con se stesso, non con gli avversari. Si impegna al massimo in ogni gara, consapevole che ogni traguardo non è un punto d’arrivo, ma solo un nuovo punto di partenza. Il suo obiettivo è diffondere forza e speranza a chiunque ne abbia bisogno, attraverso il suo esempio di testimone credibile di una grande verità: con impegno e determinazione tutto è possibile se ci credi veramente e non ti arrendi, mai, per nessun motivo.

Il colonnello invita a riflettere sul potere della determinazione, della resilienza e dell’amore per la vita che rendono possibile superare gli ostacoli e le sfide. Un messaggio straordinario, l’ennesimo per Carlo Calcagni, che è uno straordinario “motivatore seriale” e grande fonte di ispirazione per chi ha la fortuna di incontrarlo e vederlo in azione.

«Il mio obiettivo – spiega Calcagni – è diffondere forza e speranza a chiunque ne abbia bisogno attraverso il mio esempio di testimone credibile di una grande verità: con impegno e determinazione tutto è possibile se ci credi veramente e non ti arrendi, mai, per nessun motivo. La vita è un percorso a volte irto e frastagliato, che presenta salite impervie e sentieri inerpicati. Ma è un dono, sempre, da apprezzare e valorizzare in ogni istante. Le salite, qualunque sia la pendenza, possono essere affrontate con coraggio, determinazione, tenacia e fede incrollabili». Un record tira l’altro, insomma, per l’Iron man, se si pensa che il 17 maggio scorso, durante i campionati del Mondo di Atletica Paralimpica, a Kobe in Giappone, ha vinto la medaglia d’oro e realizzato il record del mondo nei 100 metri, categoria T72 frame running.

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