Quasi a siglare il periodo di fine mercato coi botti, il Lecce ha acquisito il difensore del Bologna Bonifazi. Un gran colpo, perché il difensore ha un curriculum di tutto rispetto e se avrà risolto i guai fisici va a dare spessore al reparto.
Ecco Guilbert
Frederic Guilbert è stato presentato dal direttore sportivo Trinchera. «Francese, classe 1994, arriva a titolo definitivo dallo Strasburgo, firmando un contratto fino al 2026 con opzione per altri due. È un calciatore di esperienza con tante presenze in campionati stranieri. È un terzino destro duttile» ha detto Trinchera. «Sono molto contento di essere qui e di dare il mio contributo a livello difensivo. Ho scelto Lecce per condivisione dei valori e perché ci tiene ai suoi tifosi, cercando di regalare loro delle gioie» ha detto presentandosi. Guilbert non sembra tirarsi indietro circa un suo utilizzo: «Mi sono allenato con lo Strasburgo finora e sono pronto a mettermi a disposizione del mister». Va a inserirsi in un gruppo giovane, dovendo dare esperienza e saggezza richieste, dopo che la difesa si è retta su Umtiti e Pongracic: «Sono consapevole di questo, voglio essere d’esempio per i più giovani ed è un ruolo che ho ricoperto anche in passato, anche da capitano allo Strasburgo. La serie A – prosegue – è un mix tra Premier e Ligue 1, ci metterò un po’ per adattarmi, ma intendo mettermi a disposizione per ascoltare e seguire il mister» ha detto focalizzandosi sulla sua nuova avventura.
Parola al presidente
Il presidente Sticchi Damiani ha preso la parola in sala stampa per chiarire alcune questioni: «Quando non ci sentiamo da un po’ si vede, e non parlo dei risultati sul campo» ha esordito. «Sono pronto a rispondere a qualsiasi domanda sulla società, affinché venga sgomberato il campo da ogni equivoco, per partire veramente pronti verso un obiettivo sportivo storico» ha chiarito subito dopo. Poi ha incalzato: «Per la prima volta nella nostra storia affrontiamo il tema plusvalenze. Un tema che può creare fraintendimenti. C’è un disegno narrato secondo cui qualcuno si sta arricchendo facendo diventare povero il club. Questo disegno è frutto della politica dell’odio. Il mio obiettivo è bloccare questo gioco al massacro che potrebbe portare alla rottura del giocattolo. Il 30 giugno abbiamo approvato il nostro nono bilancio consecutivo, nel quale la distribuzione degli utili ai soci è stato pari a 0. Siamo, inoltre, l’unica ad avere un Cda senza percepire compensi. Inoltre i soci hanno conferito diverse decine di milioni. È la speranza di tutti recuperare i soldi investiti, ma non abbiamo ancora iniziato a farlo, anche perché abbiamo preferito fare il centro sportivo. Il clima di odio guasta l’ambiente, demotivando gli investitori, e la nostra voglia di scrivere la storia deve rimanere inalterata. E non è un caso che il terzo anno si retroceda, perché queste voci disuniscono. Noi non vogliamo guadagnare col Lecce, ma metterlo a disposizione del territorio». Sul mercato: «Abbiamo chiuso due operazioni in uscita che sono capolavori, perché con quelle risorse rinforziamo il club» ha chiarito. Infine ha parlato anche dell’asticella alzata: «Alzarla non significa salvarci dieci giornate prima o andare in Europa, ma vuol dire che tutto è diventato più difficile e per la salvezza dobbiamo essere più attrezzati».