Un emiro alla guida del Bari, suggestione o qualcosa di più concreto? Tentare di dare una risposta all’interrogativo è fondamentale non solo per fare chiarezza, ma soprattutto per scongiurare il rischio di gettare su una piazza ferita e arrabbiata ulteriore benzina sul fuoco.
Chi è il protagonista
Visto il bailamme di informazioni circolate negli ultimi giorni meglio fare un passo indietro: si tratta di Sheikh Malek Humoud Al-Sabah, 54 anni, cugino del sovrano del Kuwait Misha’al Al-Ahmad Al-Jaber Al Sabah. Dunque il potenziale acquirente del Bari è, come anticipato nei giorni scorsi e poi confermato dal sindaco Vito Leccese, che lo ha incontrato a Palazzo di Città, un componente della famiglia reale del Paese del Golfo.
Incarico reale
Malek Al Sabah detiene deleghe relative allo sviluppo internazionale del Kuwait. Proprio il suo ufficio lo ha condotto in Puglia per la prima volta, convinto da Sharif Lorenzini, Imam di Bari, amico di vecchia data, nonché tifosissimo biancorosso. L’obiettivo Bari e il Bari rientrerebbero nell’ambito di un piano di investimenti ad ampio spettro. Il canale istituzionale aperto con l’amministrazione comunale del capoluogo pugliese avrebbe la finalità di creare le condizioni per avviare progetti riguardanti i settori immobiliare, turistico, manifatturiero e delle piattaforme logistiche internazionali, come porto e aeroporto. La volontà, proprio sulla base delle deleghe reali, è di implementare investimenti in una logica di reciprocità. In sostanza da una parte il Kuwait metterebbe radici in Puglia e a Bari. Dall’altra, alle imprese locali verrebbe concessa l’opportunità di lavorare in tutta l’area del Golfo.
La squadra di calcio biancorossa rappresenterebbe un passo ulteriore nel segno di una mano tesa nei confronti del territorio. Attenzione, questo non si tradurrebbe in un approccio di basso profilo sul Bari, anzi. Secondo fonti dell’entourage di Al-Sabah l’interesse per il club di Luigi De Laurentiis è molto concreto. L’emiro pare sia stato informato delle potenzialità calcistiche del Bari e del percorso fatto dalla società biancorossa negli ultimi anni, passata dall’ennesimo fallimento alla rinascita, con la ripartenza dai dilettanti e il ritorno in serie B. Da sportivo e appassionato di calcio Malek, intenzionato ad entrare nel mondo del pallone, sarebbe rimasto positivamente colpito dalla piazza di Bari, manifestando dopo il suo primo viaggio nella città di San Nicola il desiderio di proiettare la squadra pugliese nell’élite del calcio italiano ed europeo. È così che sarebbe nata l’idea di avviare un contatto con il sindaco, partendo dal massimo canale istituzionale del territorio per tentare di aprire un dialogo con la Ssc Bari.
Il post incontro
Come noto nel pomeriggio di venerdì 12 Malek Humoud Al-Sabah è stato ricevuto dal neo sindaco di Bari, Vito Leccese, proprio per discutere del maxi piano di investimenti. Il primo cittadino ha in sostanza fatto solo da intermediario, nel rispetto delle prerogative istituzionali. Presi i contatti del club pugliese già all’indomani del ‘tavolo’, sabato mattina, Al-Sabah, sempre secondo informazioni dell’entourage dell’Emiro, avrebbe fatto richiesta al presidente del Bari Luigi De Laurentiis per fissare un appuntamento. Si parlerebbe di email e messaggi inviati per telefono, ai quali, riferiscono le stesse fonti, non sarebbe stata data risposta. Su questo ultimo punto manca però chiarezza e, soprattutto, non c’è alcuna conferma da parte del Bari.
I tempi
L’emiro avrebbe fretta di capire se da parte della Filmauro esista l’intenzione di avviare una trattativa. Entro la fine della settimana è attesa una risposta alla richiesta di incontro. In caso affermativo l’obiettivo è di avviare e concludere la due diligence in tre settimane, quindi di formulare un’offerta di acquisto prima dell’inizio del prossimo campionato, sulla base della valutazione fatta in sede di analisi contabile e patrimoniale. Al-Sabah sarebbe pronto a sostenere il Bari già nell’attuale finestra di calciomercato.