Calcio, dopo la retrocessione la Virtus spera il ripescaggio e il Brindisi attende: i tifosi chiedono risposte e chiarezza

Risposte e chiarezza. Questo ciò che serve ai tifosi della Virtus Francavilla e del Brindisi Football Club che, dopo troppo tempo passato nel silenzio, pretendono trasparenza e certezze sul futuro prossimo del club. Entrambe le compagini sono retrocesse. Il Brindisi teme addirittura l’incubo retrocessione. La squadra adriatica, dopo essere tornata in terza serie dopo 33 anni, ha affrontato sin da subito delle grosse difficoltà a livello economico. Già dai tempi dell’iscrizione si è percepito che qualcosa non stesse andando nel verso giusto. Il buon mercato estivo messo a segno dai biancazzurri ha catalizzato l’attenzione, ma l’incendio dello “Iacovone” di Taranto ha “fatto aprire gli occhi” alla stragrande maggioranza di tifosi e addetti ai lavori. Lo stadio tarantino doveva essere utilizzato dai brindisini sino al completamento dei lavori dello stadio “Fanuzzi”.

Così non è stato e proprio da allora il Brindisi è pian piano affondato. L’ultimo posto in classifica, i 4 punti di penalizzazione per alcuni ritardi rispetto il pagamento di stipendi e contributi, la diaspora dei calciatori a gennaio: nulla di tutto ciò sarebbe paragonabile all’ennesimo fallimento. La famiglia Arigliano, detentrice del 100% delle quote, infatti, ha da tempo manifestato la volontà di lasciare il club. Sfumata la pista dell’imprenditore tedesco Peter Dohlich, che nei giorni scorsi ha dichiarato di essere fuori dalla trattativa, l’unica pista percorribile sembra quella che porta al vicepresidente Damiano Pozzessere.

Pozzessere, da tempo al lavoro con un famoso imprenditore per acquisire le quote societarie, starebbe ancora cercando di trovare la quadra, ma probabilmente presto potrebbe formulare un’offerta ufficiale. Ma tutto tace.

C’è silenzio anche in casa Francavilla dopo la retrocessione, tramite i playout, in Serie D. Nessuna dichiarazione è stata rilasciata, aumentando le preoccupazioni e le incertezze della piazza. Il presidente Antonio Magrì sembra però pronto a metterci la faccia dopo una settimana di riflessione. I tifosi, intanto, confidano nel ripescaggio in serie C per non interrompere un miracolo sportivo che dura da ben 8 anni. La cifra da spendere per essere ripescati, però, è superiore al milione di euro. Una cifra non di certo esigua, che sicuramente sta facendo riflettere il presidente Magrì. Insomma, virtussini e brindisini aspettano risposte, ma nessuno sembra aver voglia di parlare.

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