Calcio a 5: panchina d’oro per mister Gianluca Marzuoli, allenatore del Bitonto femminile

«È un riconoscimento che premia una società, il presidente Silvano Intini per la sua visione lungimirante, tutta la famiglia Bitonto calcio a 5 femminile, uno staff di primissimo livello. Questo premio è condiviso quindi con tutti, specialmente con chi poi è stato l’artefice di tutto, ovvero una squadra fantastica che ha disputato una stagione meravigliosa al di sopra delle righe, perché senza di loro nulla sarebbe stato possibile». Gianluca Marzuoli, il tecnico del Bitonto calcio a 5 femminile, è felice come una Pasqua nel ritirare, al Centro tecnico federale di Coverciano, il premio per la “panchina d’oro 2023”, uno dei più ambiziosi riconoscimenti individuali per i mister di futsal donne e uomini.

Cosa significa? Che il coach abruzzese, secondo la Divisione calcio a 5, è stato il migliore allenatore di futsal femminile per l’anno passato.

Non è la prima volta che Marzuoli sbaraglia la concorrenza perché lo ha già fatto in altre due occasioni. Nelle stagioni 2017/2018 e in quella successiva, quando in entrambe le circostanze sedeva sulla panchina del Montesilvano. Ma questo riconoscimento è importante per un altro motivo: salendo a quota tre, stacca Massimiliano Neri che lo ha vinto nel 2021 e nel 2022 e diventa il più vincente in questa categoria. Significa, allora, che è senza dubbio il miglior allenatore italiano di calcio a 5 in rosa di questa epoca: «Il premio – sottolinea alla nostra testata il mister delle leonesse – è dedicato a tutta la famiglia Bitonto che ho citato sopra, a partire dal presidente, staff tecnico e organizzativo e squadra».

Questo premio rappresenta la giusta propaggine a un 2023 che resterà nella storia dello sport bitontino, in cui le neroverdi hanno vinto tutto in patria e sono arrivate a un passo persino dalla gloria europea. Lucileia e compagne hanno trionfato in Coppa Italia ad aprile, conquistato lo scudetto a giugno e a settembre hanno portato a casa anche la Supercoppa italiana. Cinque mesi di goduria assoluta per una squadra che, fino al Covid, giocava nei palazzetti regionali di serie C. E a dicembre la torta poteva essere ancora più ricca se le pugliesi non avessero perso ai rigori la finale di Coppa Campioni contro il Benfica.

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