È stata incontenibile la gioia dei tifosi brindisini al fischio finale di Brindisi-Cavese, terminata sul risultato di 3-1 in favore dei biancoazzurri. Una gioia attesa da 33 anni dai tifosi adriatici, che negli ultimi anni hanno giocato in categorie sicuramente inadatte alla storia di un club che finalmente è tornato dove merita.
I circa 1.500 supporters della squadra di mister Ciro Danucci, al triplice fischio, hanno elogiato a dovere il mister, il capitano Simone D’Anna ma soprattutto Daniele Arigliano, vero simbolo della rinascita biancoazzurra.
«Non ho parole per descrivere questo momento – ha dichiarato Bruno Valenti, terzino del Brindisi – davvero non riesco a mettere insieme pensieri e parole. Sono felicissimo, voglio godermi a pieno questo momento, siamo un grande gruppo». È invece con gli occhi lucidi che Pierluigi Valentini, in mezzo al rettangolo verde, ha descritto quanto accaduto, forse con ancora un pizzico di incredulità. «Si fa fatica – ha dichiarato – a rimanere lucidi in questo momento. È un risultato bellissimo arrivato tramite il superamento di migliaia e migliaia di problemi. Il nostro è un gruppo incredibile, non ha mai smesso di crederci e di lottare per questo grandissimo obiettivo, che spero sia il primo di una lunga serie. Abbiamo dimostrato di essere superiori alla Cavese in tutto e per tutto. Mi dispiace tantissimo per loro che sono una società che merita grandi palcoscenici».
Passerà alla storia proprio una conferenza stampa del direttore Valentini risalente a novembre, in cui senza mezzi termini diceva che il Brindisi avrebbe vinto il campionato, scatenando ovviamente l’ilarità dei tifosi avversari e la rabbia dei propri, che forse non credevano tanto quanto lui nella Serie C. «Io sono un direttore che mette l’anima – ha concluso – in quello che fa, sempre e comunque. Quelle parole non sono state dette da me per fare lo sbruffone, anzi, ma per caricare la squadra in un momento alquanto negativo. Qualche società del girone poi ne ha fatto una questione personale ma per me non lo era. Ora però voglio solo godermi questo momento».
Anche in città la gioia è ovviamente esplosa, con migliaia di brindisini e brindisine accorsi in strada a gioire il ritorno tra i professionisti della squadra del proprio cuore. Il Brindisi e i brindisini ora vogliono rimanere dove più li compete: tra i professionisti.