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Blin salva il Lecce all’ultimo secondo: a Cosenza solo un pari

L’inizio sprint del Lecce sul campo del Cosenza, ieri pomeriggio, aveva fatto presagire una bella festa per la ricorrenza dei 114 anni di calcio nel capoluogo salentino. Al 2’ minuto, infatti, il vantaggio dei giallorossi, firmato da Coda sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Strada in discesa, addirittura spianata al quarto d’ora dalla decisione del…
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L’inizio sprint del Lecce sul campo del Cosenza, ieri pomeriggio, aveva fatto presagire una bella festa per la ricorrenza dei 114 anni di calcio nel capoluogo salentino. Al 2’ minuto, infatti, il vantaggio dei giallorossi, firmato da Coda sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Strada in discesa, addirittura spianata al quarto d’ora dalla decisione del signor Marinelli, arbitro di Tivoli, di assegnare agli ospiti un rigore. Il bulgaro Hristov aveva toccato col braccio la palla in area, su un passaggio filtrante di Gargiulo. Ma al bomber Coda, già rivelatosi non infallibile dal dischetto, il croato Matosevic ha deviato il tiro dagli undici metri. Nessun dramma all’orizzonte.

Poi però la squadra di mister Baroni non ha più inciso in avanti. Coda, servito da Strefezza, ha provato a farsi perdonare l’errore dal dischetto, ma la sua girata in porta è morta oltre il palo più lontano. Poi Strefezza è ricorso al solito pezzo vincente, la stoccata da una ventina di metri, ma il portiere rossoblù ha bloccato la minaccia. E lo scricchiolìo di una squadra che cominciava a calare il rendimento è stato certificato al 44’ minuto quando Milito, il più pericoloso dei silani, ha crossato dalla corsia mancina per Larrivey, il quale prima ha incornato impegnando Plizzari, poi, sulla ribattuta, ha siglato il pareggio.
La squadra di casa si è resa nuovamente pericolosa già ai primi minuti del secondo tempo: Millico ha sfiorato il palo calciando dalla distanza. Due minuti più tardi, al 52’, l’attaccante torinese ha coronato la sua prestazione: servito per via verticale da Palmiero, ha superato Simic e quindi battuto Plizzari con un pregevole tocco sotto alla sfera. Davide che vince Golia. Come se gli dei del calcio volessero accontentare il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, infastidito dai commenti di avversari che dipingono la squadra giallorossa come quella condannata a vincere il campionato.
A dispetto di fantastici divinità della pedata, mister Baroni, una manciata di minuti dopo il gol dello svantaggio, si è affidato a Rodriguez, mandandolo in campo al posto di Listkowski. E lo spagnolo ha subito sfiorato la rete, sparando, sulla punizione di Majer, un sinistro che però Matosevic ha istintivamente sventato. Il Cosenza poco dopo il ventesimo minuto ha sprecato il tris: Laura calcia a rete dal fondo, Plizzari è superato ma la palla va fuori. Alla fine il Lecce è riuscito a non tornare a casa a mani vuote, grazie ad Alexis Blin, che aveva sostituito Majer. Il francese sulla punizione di Ragusa, riceve la sponda di Coda e a due passi dai legni rossoblù la butta dentro di testa. Due a due. Al 95’ minuto.
Il Lecce ottiene almeno un punto dalla sfida valida per l’undicesima giornata di ritorno della cadetteria. Chissà se basterà a scacciare il pensiero di eventuali pessimisti osservatori corso ai fantasmi dello scorso campionato, quando, già messo un piede in serie A, ha dovuto giocarsi la promozione agli spareggi, che poi ha concluso amaramente.

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