Bianco, rosso e Salomone. Il calembour che dà il titolo al nuovo libro del giornalista Michele Salomone (edito da Adda), ispirato al celeberrimo film interpretato da Carlo Verdone, sintetizza il leitmotiv che guida la scrittura del nuovo lavoro bibliografico dello storico radiocronista barese.
Il saggio, in 184 pagine, tra storia, ironia e cronaca sportiva (e non solo), passa in rassegna, con toni leggeri e «senza veli», alcuni dei momenti più iconici vissuti dal Bari e da Salomone negli ultimi decenni.
Il libro è stato presentato ieri sera, nel corso di un evento molto partecipato che si è tenuto all’AncheCinema di Bari. Oltre 400 i partecipanti. Sul palco, insieme all’autore del libro, il conduttore Antonio Stornaiolo e il direttore del Tg Norba Enzo Magistà.
In sala, anche ex calciatori del Bari, tra i quali l’ex difensore Salvatore Guastella e l’ex attaccante Maurizio Iorio. In prima fila Giampiero Ventura, allenatore dei Galletti nel biennio 2009-2011.
Il tecnico genovese, intervistato durante la serata da Max Boccasile, ha ricordato il suo primo anno sulla panchina pugliese, chiuso con il record di 50 punti: «Ho vissuto quegli anni in maniera straordinaria, dal punto di vista umano e sportivo. Mi sono sentito a casa, perché la città mi ha fatto sentire parte integrante, a tal punto che poi ho deciso di viverci».
Ventura non ha nascosto un piccolo rimpianto legato al campionato di Serie A 2009-2010: «Avremmo potuto anche fare di più. Portare il Bari in Europa sarebbe stato un sogno». L’ex allenatore della Nazionale ha quindi fatto il punto sull’attualità, che vede il Bari invischiato nella lotta salvezza in Serie B: «Da tifoso sto soffrendo molto, ma sono certo che se ci stringiamo tutti insieme recupereremo anche questa stagione».