È stata una cavalcata dall’inizio alla fine quella compiuta dalle Pink che tornano nella serie B, guidate da coach Fabio Palagiano, presente dalla passata stagione. L’esperto di promozioni, definito da molti anche l’Eziolino Capuano della pallacanestro si è raccontato, tra passato, presente e ambizioni future. Coach con un passato importante nel Cras Taranto Basket.
Le tue Pink prime nel girone e poi eccellenti anche ai playoff della serie C interregionale.
«È stata consentimi di dire una cavalcata incredibile e trionfale per una squadra che non partiva tra le favorite ed aveva l’obiettivo di fare bene e arrivare ai playoff. Noi siamo andati oltre segnando un traguardo storico per questa società ambiziosa, ovvero vincere girone e playoff, questi ultimi da imbattuti. Festeggiare poi al Palaflorio, in un palazzetto pieno di tifosi e appassionati non ha prezzo».
Di recente avete festeggiato i vostri obiettivi insieme all’Adria Bari, club che si allena al PalaCarrassi, come voi. Condivisione.
«Festeggiare tutti assieme con i ragazzi dell’Adria bari che hanno conquistato la salvezza della B è stato il giusto epilogo per due squadre che si allenano al PalaCarrassi, la casa dello sport e non solo della pallacanestro. Grazie alla nostra presidente Patrizia Aldini, che ha investito e ci crede tantissimo come noi che siamo riusciti a ripagarla».
Il suo rapporto con le Pink come nasce?
«Patrizia è un ex giocatrice, grande intenditrice r che ama la pallacanestro, dai più piccini ai più grandi. Personalmente ho sempre allenato le ragazze. Con Stefania, figlia della nostra presidente nonché dirigente integerrima, ci conoscevamo già e c’era grande stima. Due stagioni fa quando ho concluso il mio rapporto dove stavo, mi è arrivata la chiamata di Stefania ed avevo anche un’offerta dal Nord. Ma ho scelto il capoluogo pugliese e di catapultarmi anima e corpo in quest’esperienza di vita. Da uno staff con cui mi congratulo, alla cura dei dettagli, al settore giovanile, ho ritrovato quell’entusiasmo che avevo smarrito dove ero prima. Rifarei però ogni passo orgogliosamente senza alcun rimpianto e mi godo questa vittoria anche se sono già proiettato alla prossima stagione».
Qualcuno l’ha accostata e definita l’Eziolino Capuano della pallacanestro. Si ritrova?
«È un mio idolo e ho avuto modo di farlo conoscere a mio figlio perché aveva fatto gli esami, presentandosi con la maglia del Taranto 1927. ll club ionico che ringrazio quest’estate ci ha fatto conoscere il mister che apprezzo da sempre e coronato anche uno dei sogni di mio figlio. In ogni caso, sono anche io uno specialista di promozioni e vivo la gara con molto coinvolgimento ed intensità, mi piacerebbe rincontrarlo».
La vostra mission prosegue: con camp estivi e nelle scuole.
«Siamo stati il primo maggio al Largo 2 Giugno ad esibirci con tanti appassionati, per il secondo anno di fila. Ci sono e saranno camp estivi dai 3 ai 15 anni, dal 10 giugno al 9 agosto e dal 26 agosto al 7 settembre. al Palacarrassi. Ma abbiamo preso contatti, con scuole interessate ad avvicianarsi alla nostra disciplina ed anche semplicemente per presentare le nostre ragazze che il prossimo anno scenderanno in campo nella serie B nazionale insieme ad altri importanti rooster. E’ una mission che va oltre i risultati, per chi ama questo fantastico sport».
A chi dedica la vittoria?
«Vi svelo che nel post-vittoria con l’Angiulli al PalaFlorio, alla stessa domanda di un giornalista, sono scoppiate in lacrime e mi sono emozionato.La dedico al mio compianto papà, che è stato un dirigente storico del basket tarantino e mi ha inculcato tale passione trasformatasi in lavoro.Lui stesso all’inizio era scettico e si è ricreduto. Due anni fa, quando mi arrivò la proposta da Stefania e delle Pink, lui è stato il mio primo tifoso, oggi sarebbe stato fiero. E’ una vittoria speciale che dedico alla mia famiglia, alle mie ragazze che si sono affrontate sempre con lealtà ed allenate con la massima dedizione, allo staff, a chi mi ha fortemente voluto a capo di questo progetto tecnico, Patrizia e Stefania».