Bari, tutto facile contro il Padova: Botta incanta, super Cheddira

La fantasia di Ruben Botta e la velocità di Walid Cheddira regalano la vittoria a Mignani all’esordio stagionale, nel turno preliminare di Coppa Italia. Il Bari batte 3-0 il Padova all’Arechi di Salerno, davanti a un migliaio di tifosi biancorossi, regalandosi i trentaduesimi del trofeo nazionale contro il Verona.

Una partita ricca di occasioni e con pochi rischi. Si è visto una squadra diversa rispetto a quella dell’amichevole contro il Frosinone. Ma così come non era il caso di deprimersi dopo quella sconfitta, non bisogna esaltarsi dopo il successo di ieri: davanti c’era una squadra, il Padova, insidiosa ma pur sempre di una categoria inferiore.

Vincere però aiuta a lavorare in tranquillità, quella di cui ha bisogno il Bari in questo momento, soprattutto dopo i mugugni, eccessivi e prematuri, arrivati dopo il test con i laziali, avversari del campionato che sta per iniziare.

Tanti i segnali positivi offerti dalla partita di ieri. A partire dalla prestazione di Walid Cheddira, un funambolo in mezzo alla difesa avversaria che non è mai riuscita a tenere il passo dell’italomarocchino, come in occasione del suo primo gol, arrivato dopo un assist al bacio di Ruben Botta. Inesauribile l’11 biancorosso, che nel finale ha avuto l’energia di chiudere il match con un tapin sulla respinta del portiere. Esordio stagionale con doppietta. Mica male.

La prima rete della partita l’aveva segnata Botta. Un gol d’autore: un tiro a giro dal limite dell’area di rigore che ha fulminato il portiere del Padova, l’ex biancorosso Donnarumma. Ma la prestazione dell’argentino non si può ridurre solo alla marcatura. Ha disegnato calcio per 90 minuti, anche quando Mignani lo ha spostato più avanti, accanto a Cheddira. Un assetto che potremmo rivedere anche in campionato, con Folorunsho (buona prestazione) alle spalle di del 10 e dell’11.

Ma la vera sorpresa della partita di ieri è stata la prestazione del portiere arrivato dal Leeds, Elia Caprile. Mignani ha scelto lui al posto di Frattali. Scelta ripagata dal giovane estremo difensore, autore di almeno tre parate decisive su altrettanti calci di punizione: agile, freddo, reattivo, Caprile se l’è cavata alla grande, dimostrando di giocare bene anche con i piedi.

Nell’ultimo quarto d’ora spazio anche per Nicola Bellomo, alla sua quarta avventura in biancorosso, e per Cristian Galano.

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