Bari specialista in rimonte, soprattutto in “zona Cesarini”: il 2-2 finale che ha mandato in archivio sabato scorso la gara casalinga contro il Como è solo l’ultimo esempio, in ordine di tempo, di una serie abbastanza numerosa di partite letteralmente riportate in vita dai biancorossi, pur giocando per larghi tratti del match con un “encefalogramma piatto”. Sono sei le gare riprese nell’arco di tutto il campionato dalla squadra di Mignani. La prima rimonta risale al 19 agosto, giorno del debutto al San Nicola contro il Palermo: davanti ad oltre 35mila spettatori, primo dei tre record stagionali di presenze, è Cheddira a salvare il Bari, firmando la rete dell’1-1, decisiva per pareggiare l’iniziale vantaggio rosanero di Valente. L’italo marocchino è ancora provvidenziale dopo dieci giornate, nella gara esterna con il Benevento, stavolta pareggiando su rigore la rete dell’ex Improta. Rimonta anche nel turno di campionato successivo contro il Sudtirol in casa. Una partita dallo spartito molto simile all’ultima proposta dal calendario con il Como, tre giorni fa. Primo tempo “horror”, chiuso con un doppio svantaggio firmato da Tait e Odogwu, al termine di una delle prestazioni meno convincenti della stagione. A scongiurare la terza sconfitta in campionato sono le reti di Valerio Di Cesare, siglata a pochi secondi dallo scadere della prima frazione, e poi di Salcedo nella ripresa, grazie ad un destro al volo da cineteca; una “meteora” di una parentesi tutt’altro che positiva in biancorosso per l’italo-colombiano dell’Inter, poi girato in prestito al Genoa nel corso del mercato di gennaio.
La quarta rimonta del Bari, terza consecutiva in campionato, matura a Como, nella gara valida per la 14^ giornata: questa volta è Botta a rendere il bicchiere mezzo pieno, trasformando un rigore al 90esimo, concesso per un ingenuo fallo di mano in area commesso da Arrigoni.
Quella in riva al lago è l’ultima partita recuperata dai biancorossi nel girone di andata. Passeranno tre mesi per ritrovare il tema delle imprese sportive, dall’esito non proprio adatto ai deboli di cuore: si arriva al 18 febbraio, quando i pugliesi ospitano al San Nicola il Cagliari rivitalizzato dalla cura Ranieri. Gara subito in salita a causa di un colpo di testa vincente di Lapadula, bravo ad approfittare di una dormita di difesa e portiere. Stavolta è Antenucci a tenere in vita il Bari, non fallendo al 95esimo il tiro dagli 11 metri, concesso per atterramento in area di Maiello. Ad ispirare l’azione è Morachioli, subito decisivo nella gara che segna il suo esordio con la maglia biancorossa.
L’ex attaccante del Renate è il grande protagonista anche dell’ultima rimonta, nella gara di ritorno contro il Como: determinanti i suoi due cross per permettere prima a Cheddira e poi a Di Cesare, al 93esimo, di pareggiare le reti di Ioannou e Cutrone.
Quattro delle sei rimonte a tratti epiche sono state concretizzate ben oltre il 90esimo: le gare di andata e ritorno contro i lariani, il pareggio al San Nicola con il Cagliari e la vittoria esterna contro il Sudtirol maturata nella penultima giornata, ancora una volta nel segno di Gregorio Morachioli. In tutto sono 5 i punti conquistati dai biancorossi oltre il tempo regolamentare. «Riprendere partite come questa significa essere una grande squadra. Mai mollare», il messaggio social di Folorunsho al termine dei 90 minuti all’insegna della “follia” contro il Como.