Polito pesca in Francia e piazza il colpo d’attacco, con un brivido finale: solo alle 19:59 di ieri, giovedì 1 settembre, a sessanta secondi dal gong del calciomercato, il direttore sportivo è riuscito a depositare il contratto di Aurelién Schiedler, 24enne punta centrale, acquistato a titolo definitivo dal Dijon, Ligue 2 (serie B francese). Costo del cartellino: 2 milioni di euro. Contratto fino a giugno 2026. Si tratta dell’investimento più ingente dell’era De Laurentiis a Bari. Basti pensare che per Vicari e Zuzek, presi dalla Spal e dal Koper, il club biancorosso aveva investito complessivamente circa 650mila euro per i cartellini.
Quello del francese è un vero e proprio coniglio tirato fuori dal cilindro. Come per Zuzek o Caprile, un altro «Carneade» del pallone, ma che ha attirato l’attenzione del dirigente campano. All’attivo il classe ’98, nativo di Saint Martin Boulogne, vanta 10 presenze in Ligue 1 con il Digione. Molto più corposa l’esperienza in Ligue 2, con 78 partite disputate ed un totale di 21 gol, con le maglie sempre del Dijon, quindi Orléans e Nancy Larrain. Un metro e novantadue centimetri, grande prestanza fisica, classico «rapace» d’area, ma molto bravo a giocare anche spalle alla porta, ad attaccare la profondità, con un destro chirurgico dalla distanza.
L’opzione del francese è scattata dopo l’impraticabilità della pista che portava al danese del Monza Gytkjaer, primo obiettivo di Polito, ma reso incedibile dal club brianzolo.
Nel caos dell’hotel Gallia di Milano circolavano anche voci di una trattativa per Pavoletti. Il capitano del Cagliari è stato cercato da Polito, ma solo nei giorni scorsi, fino al «no» dei sardi che hanno chiuso le porte ad una possibile partenza.
Il Bari ha messo a segno anche un altro colpo in attacco: si tratta di Eddie Salcedo, promettente 20enne di proprietà dell’Inter, con doppio passaporto italo-colombiano, girato in prestito secco al club di Luigi De Laurentiis. Anche in questo caso il Bari ha dovuto pazientare. Nonostante il corteggiamento del dirigente campano, solo il via libera di Inzaghi, arrivato alle 15 di ieri, ha permesso di sbloccare l’operazione. Un profilo interessante, almeno a giudicare dalla storia calcistica del giocatore, cresciuto nelle giovanili del Genoa e poi in parte anche dell’Inter, tra under 19 e formazione Primavera. 20 anni, ma già un’esperienza niente male in Serie A: 38 presenze in due stagioni con il Verona, segnando anche tre gol. Nella massima serie anche 12 gettoni con lo Spezia.
Fuochi d’artificio in attacco, ma non per il terzino: l’affare sfumato di Guiebre e le difficoltà di reperire all’ultimo momento un laterale di qualità hanno indotto Polito a togliere dal mercato Mazzotta. Il giocatore sarà quindi reintegrato e a disposizione già da domani.
Polito anche stavolta ha sfiorato l’impresa di piazzare tutti gli esuberi: hanno salutato Bari Bianco, Celiento, De Risio e Perrotta, passati al Cerignola, Cesena, Monopoli e Pro Vercelli; tutti a titolo definitivo tranne il centrale ex Palermo. Andranno invece fuori lista Paponi, Scavone e Marras, che ha fatto muro fino alla fine, dicendo no all’Ascoli.
Soddisfatto, appagato, ma anche stanco per il lavoro portato a termine Ciro Polito: «Che fatica, non ho dormito la notte, ma sono contento perché ho portato a Bari i giocatori che volevo e che mi soddisfavano, svecchiando la rosa e costruendo il giusto mix tra giovani ed esperti». Il ds ha definito «un’operazione importante per un giocatore importante», quella di Scheidler, mentre «un colpo grosso» quello di Salcedo. «Ora abbiamo un attacco completo, con tutte le “armi” giuste», ha osservato il ds. Quindi da Polito un ringraziamento alla famiglia De Laureniis per lo «sforzo importante».
Un plauso doppio, visto che il direttore sportivo, a margine del mercato ha annunciato la firma per il suo rinnovo: «È stato fatto sulla parola due mesi fa e poi riportato su carta. Non ci sono mai stati dubbi da parte del Bari. Il mio percorso va avanti qui ancora per altri anni».
