«Non è un Bari nato fortunato, è in difficoltà. In questo momento non lo abbandoniamo, per salvaguardare il patrimonio della città, ovvero la Serie B. Solo alla fine sarà tempo di processi. Noi ci saremo per prenderci le nostre responsabilità». Parola di Ciro Polito.
Il direttore sportivo del Bari ha incontrato i giornalisti alla vigilia della complessa gara interna, in programma domani al “San Nicola”, contro la Sampdoria.
«Il momento è delicato – ha ammesso Polito -. Bisogna tutti insieme ritrovare delle forze, compattarci. La classifica non è felicissima. Un pizzico di sana paura servirà ad alzare l’attenzione dei giocatori. Bisogna portare un messaggio di unità alla città che ha dato un grande supporto alla squadra».
Il direttore sportivo del Bari ha sottolineato che «a volte un figlio esce in un modo e uno in un altro. Un genitore non abbandona nessuno e cerca di stare vicino. Il Bari è figlio di questa città. Mi sento anche io in parte molto legato alla città».
Ed è per questo che Polito invita all’unità di città, tifosi e squadra: «Tutti insieme possiamo tirarci fuori. La città non ci è mai venuta contro. Quando si perde si prendono fischi e si fa di tutto per invertire il trend. L’impegno non manca, ma nelle ultime tre trasferte abbiamo rimediato tre ko e zero punti».
Domani servirà, dunque, invertire la rotta e «portare a casa il risultato. La squadra per me è forte sulla carta. A gennaio abbiamo preso Puscas, un signor attaccante che non ha reso come nelle aspettative. Il Bari non ha un euro di debito», ha concluso Polito.
