Bari, parla l’ex Ebagua: «Moreno Longo? Tanta roba, potrebbe dare la svolta» – L’INTERVISTA

«Moreno Longo è tanta roba per il Bari. È un Giampiero Ventura che è stato capace di evolversi». Il sigillo lo mette, con dirompente sincerità e la sua solita simpatia travolgente, Giulione Ebagua, ex attaccante biancorosso, alla corte del tecnico torinese nella Pro Vercelli, stagione 2016-2017. «Parliamo di un uomo di caratura importante. Potrebbe dare una svolta, ma bisogna dargli tempo. Sa insegnare calcio, a giovani e calciatori più maturi. Io l’ho conosciuto in una piazza come Vercelli, dove purtroppo ho fatto fatica. Ciononostante ho sempre sostenuto che fosse un grande allenatore e motivatore».

Crede che sia l’uomo giusto in panchina per i biancorossi?

«Il Bari è reduce da una stagione critica. Di Cesare e compagni hanno messo una pezza, più giù di così non si poteva andare. Quindi penso che adesso si possa soltanto migliorare. Lui e il Bari possono dare tanto l’uno all’altro. Ci sono gli ingredienti giusti per divertirsi».

Pregi di Moreno Longo?

«Sa il fatto suo, ha qualità. L’ho visto di recente, ci siamo ritrovati ad un evento. Abbiamo ricordato l’esperienza vissuta insieme alla Pro Vercelli. Quando me ne andai gli inviai un messaggio, scrivendogli che aveva tutte le carte in regola per crescere. Penso che negli anni lo abbia dimostrato».

Difetti, invece?

«Moreno, ha un bel caratterino ed è anche un po’ permaloso. Però è una persona molto intelligente, che sa accettare le critiche. Si tratta di un ragazzo sveglio. Pur essendo un allenatore giovane è molto maturo».

Pensa che sarà in grado di affrontare le pressioni di Bari?

«È assolutamente pronto per una piazza del genere. Anzi credo che il Bari e Moreno Longo si incontrino proprio nel momento giusto. L’anno scorso, dopo quel super campionato, poteva essere più difficile allenare al San Nicola. Perché c’erano tante aspettative. Adesso si riparte dopo che il Bari è finito sull’orlo del baratro, quasi “‘nganne a Criste”, come dite voi in Puglia (ride, ndr). È proprio il momento ideale. Conoscendolo credo che la scelta gli darà tanti stimoli».

Si dice che Longo sia un “integralista” della difesa a 3: è davvero così?

«A Vercelli abbiamo giocato con il 3-5-2, ma anche con il 3-4-2-1. Tuttavia non mi fossilizzerei troppo sul modulo. Parliamo di un tecnico che sa adattarsi alle caratteristiche dei suoi calciatori, da questo punto di vista è un allenatore molto versatile. D’altro canto però credo che sia giusto assecondarlo sul mercato. Mi auguro che la società gli consenta di avere gli uomini più adatti al suo modo di fare calcio».

Se dovesse individuare un profilo “ideale” per Longo, chi sceglierebbe?

«Beh, il Bari due anni fa ha scoperto di avere una corazzata. Quando ci siamo sentiti di recente Moreno mi ha parlato molto bene di Folorunsho. Mi disse che dal suo punto di vista (nella stagione 2022-2023, ndr) il centrocampista della Nazionale valeva mezza squadra. La verità è che in B se si vuole davvero puntare in alto bisogna spendere, e farlo nel mondo giusto.

Giulio, a proposito: di cosa si occupa oggi nella vita?

«Ho appena rilevato un negozio di riparazioni di telefonia, a Varese. Proprio mentre parlo con lei ho clienti al banco, sto mettendo le pellicole agli smartphone, di solito ci metto poco, non questa volta (ride, ndr)».

Un bel salto dopo la carriera di calciatore…

«Non so quanto durerà (ride ancora, ndr), ma nella vita bisogna sempre provare cose nuove».

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