Un’insidia nell’insidia. Cosenza-Bari non è solo l’ultimo appello per restare aggrappati alla serie B. Il match contro i calabresi condurrà i biancorossi nella tana di “lupi” particolarmente affamati di vendetta. Sabato, alle 16,15, sul campo dello stadio San Vito – Gigi Marulla la squadra pugliese dovrà infatti vedersela con ben sei ex, molti dei quali animati, con ogni probabilità, da enorme senso di rivalsa nei confronti della società biancorossa.
Metà squadra con trascorsi in Puglia
Ben cinque undicesimi della squadra allenata da Viali hanno calcato nel passato, più o meno recente, il terreno del San Nicola con la maglia del Bari. Si tratta del portiere Micai (2014-2018, 105 presenze in biancorosso, maglia più vestita in carriera); del laterale sinistro D’Orazio (2020-2021, 16 presenze, 1 gol); del difensore centrale Camporese (2014-2015, 22 presenze); dell’attaccante Tutino (2015-2016, 1 presenza); dell’esterno offensivo Marras (2020-2022, 48 presenze, 10 gol). Ultimo in ordine di tempo ad aver fatto cambio di casacca è Frabotta (2023-2024, 7 presenze).
Il caso Marras
Nella nutrita pattuglia di ex è senza dubbio lui il calciatore cosentino che vivrà la gara contro il Bari con la brama di “spedire all’inferno” i biancorossi. Il 30enne genovese, a gennaio 2022, fu bersaglio di pesantissime accuse lanciate dal direttore sportivo Ciro Polito. «Nella vita bisogna essere uomini e lui non lo è stato. Per me è un giocatore forte, ma con la testa non c’è mai stato e infatti a noi non ha dato nulla. Non amava stare qui, a quel punto l’ho lasciato andare dove lui desiderava. Il discorso Bari per Marras finisce, fin quando ci sarò io lui non farà parte del Bari». Un attacco frontale senza precedenti, quello del manager campano, lanciato in chiusura del calciomercato invernale 2022. Nel mirino di Polito il mancato rispetto dei patti relativi al suo trasferimento. Nacque così il passaggio in prestito al Crotone, fino a giugno. Dopo la retrocessione dei calabresi in C, Marras fece rientro a Bari, senza trovare una soluzione durante tutta la sessione estiva di mercato, costringendo la società a metterlo fuori lista. «Su Marras ho speso tantissime parole. Tutte negative. Per un ragazzo che non riesco a comprendere», la nuova invettiva di Polito in relazione a presunte resistenze manifestate da parte dell’attaccante nell’accettare possibili nuove destinazioni. «Ha avuto il coraggio di rifiutare l’Ascoli, lo dico pubblicamente, perché secondo lui è una squadra che retrocede. Pensa di meritare di giocare con il Cagliari ed in altri club». Il nodo Marras si risolse solo a gennaio 2023, quando il Cosenza prese in prestito l’attaccante, riscattandolo l’estate successiva. In questa stagione sono 29 le presenze con i rossoblu, 2 le reti.
L’addio di Frabotta
Dopo Marras è senza dubbio il laterale sinistro di proprietà della Juve l’altro “lupo silano” con sete di vendetta. Arrivato l’estate scorsa a Bari con l’ambizione di guadagnare una maglia da titolare e porsi come valida alternativa a Ricci, il 24enne romano ha tradito ogni aspettativa. Cinque gare giocate da titolare senza mai lasciare il segno, sollevando gli ennesimi dubbi sull’efficacia della campagna acquisti messa in atto da Polito. Dopo la cessione a gennaio al Cosenza l’ex Frosinone è rinato, probabilmente sulla spinta di nuovi stimoli e di un ambiente con meno pressioni: su 15 gare del girone di ritorno si contano 13 presenze da titolare e soprattutto 3 gol, due dei quali utili per le vittorie dei calabresi contro Sudtirol e Lecco. Da tre punti la marcatura contro gli altoatesini.
La maturità di Tutino
È il pericolo numero uno in vista della gara in programma sabato. L’attaccante è un calciatore ben diverso dal ragazzo ancora in erba passato da Bari nove anni fa. Oggi, a 27 anni, il classe ’96 sta vivendo ai piedi della Sila la sua migliore stagione da professionista: 15 reti segnate (e 3 assist) in 31 partite; un dato che fa di Tutino il vice capocannoniere della Serie B, insieme a Brunori del Palermo.
Amarcord per Nasti e Giampaolo
Il 20enne attaccante del Bari farà ritorno a Cosenza da ex per la prima volta dal suo addio ai rossoblu, avvenuto l’estate scorsa al termine una breve, ma felicissima parentesi di una stagione: 27 presenze tra campionato e playout, con 5 reti, delle quali una fondamentale nello spareggio salvezza contro il Brescia. Il contributo dell’ex attaccante dell’Under 21 fu determinante per la permanenza in B dei calabresi, mantenendo poi un legame fortissimo con città e tifosi. A testimoniare il suo attaccamento è la visita fatta a Cosenza lo scorso 6 aprile, quando fu immortalato in un ristorante in compagnia di amici, all’indomani del pareggio per 1-1 contro lo Spezia al San Nicola. Nasti sarà l’unico centravanti disponibile contro i rossoblu, a causa delle sicure assenze per infortunio di Diaw e Puscas. Partita da ex anche per il tecnico Giampaolo, che da calciatore ha vestito la maglia rossoblu nella stagione di Serie B 2006-2007, con 24 presenze e 5 gol.