Bari, Mignani non cambia e riparte dal 4-3-1-2: «È modulo vincente»

Cambiare modulo si può, ma non ora: in sintesi è questo l’indirizzo tracciato da mister Michele Mignani rispetto alla possibilità di mettere in campo novità tattiche in vista del prossimo campionato di Serie B. Se è vero il motto «squadra che vince non si cambia», il tecnico genovese mutua il concetto anche sull’«abito» che il Bari dovrà sfoggiare sul campo: si ripartirà dal 4-3-1-2, con buona pace delle teorie, abbastanza fantasiose, secondo le quali l’allenatore, fresco di prolungamento di contratto fino al 2024, stesse pensando a variazioni anche per agevolare alcuni dei suoi giocatori. A partire da Galano sul quale però pendono ancora valutazioni circa la sua permanenza.

Teoria che Mignani ha evidenziato nella sua prima chiacchierata in sala stampa, di fatto confermando la linea (vincente) già intrapresa dall’estate 2021: «Credo sia sempre giusto pensare a cambiamenti, perché il calcio è in continua evoluzione, e bisogna restare aggiornati, conoscere bene gli avversari e i propri giocatori, cercando di metterli nelle migliori condizioni, ma almeno inizialmente non credo di stravolgere la mia idea».

L’ex Modena ha anche chiarito i motivi di una soluzione che andrà nel solco della continuità: «Penso che il modulo dell’anno scorso abbia dato buoni frutti e poiché abbiamo deciso di confermare la colonna portante della squadra credo sia giusto partire con delle certezze».

Posizione del tutto allineata con le anticipazioni del presidente De Laurentiis sulle strategie da adottare per l’allestimento della squadra. 7-8 arrivi, giovani compresi, ma senza una rivoluzione.

Frattali, Terranova, Gigliotti (o Di Cesare), Maiello, Maita, Botta e Antenucci. Sono questi i nomi, almeno per il momento, che sembrano destinati ad incarnare l’ossatura a cui ha fatto riferimento il numero uno della panchina biancorossa. Ovviamente in attesa degli sviluppi di mercato. La priorità, ribadita da Polito, è la caccia ad un difensore centrale e ad un attaccante da affiancare all’ex Spal. Identikit per ora coincidenti con i profili di Vicari e Moncini. Poi nella bailamme delle trattative non è affatto da escludere inserimenti di qualità anche a centrocampo. Il mercato sarà lungo.

Il modulo dunque non prescinderà dal trequartista, o terzo attaccante, così come viene inquadrato da Mignani. Ossia con licenza di muoversi senza troppi vincoli tattici. Ruolo ricoperto brillantemente da Botta fino all’infortunio al ginocchio sinistro che lo ha colpito nel match con il Catania di fine gennaio, mettendolo ko. Il punto è che proprio dopo l’assenza del fantasista argentino il Bari ha sofferto non pochi problemi nel trovare il giusto equilibrio del reparto offensivo. Anche per questo Polito sta individuando un uomo capace di rappresentare una valida alternativa a Botta. Un giocatore che possa interpretare il ruolo come nello stile dell’estroso sudamericano (Cangiano, finito da tempo nel mirino del ds napoletano, potrebbe anche agire dietro le punte).

Mignani non ha comunque escluso novità. Idee pronte all’uso, da praticare durante la stagione o nel corso di partite laddove sia necessario apportare variazioni per imprimere maggiore efficacia e imprevedibilità alla manovra della squadra: «Bisogna per forza pensare che si debba fare qualcosa di nuovo, perché anche gli avversari ti studiano ed è sempre necessario cercare soluzioni per batterli».

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