La vittoria dei suoi manca da quasi due mesi, ma nonostante ciò, Michele Mignani resta lucido e si gode il terzo posto in classifica. «Il primo tempo è stato più equilibrato del secondo – ha detto il tecnico del Bari analizzando la gara -. Non siamo stati perfetti ma abbiamo provato a fare la partita contro una squadra forte, che per me arriverà in alto. Nella ripresa ci siamo liberati di un po’ di tensione, siamo stati più spregiudicati e avremmo meritato la vittoria per quanto proposto». I risultati che non arrivano potrebbero indurre a pensare al mercato di riparazione: «Non posso pensare già a gennaio, ci sono altre partite e devo preparare la squadra al meglio. Sono pensieri che non mi riguardano, devo lavorare con i giocatori che ho. Per me non è stata una partita deludente, a tratti siamo stati arrembanti. Il Pisa è rimasto in dieci è vero, ma l’inerzia era per noi da prima. Con la Ternana hanno vinto in relativa scioltezza, anche per questo cerco di essere equilibrato nei giudizi. Vorremmo essere più spregiudicati, ma questo significa esporsi. Il primo tempo è stato equilibrato ma nella ripresa siamo cresciuti. La voglia di fare la partita c’era».
Folorunsho nel secondo tempo ha giocato in posizione più avanzata: «Mi è piaciuto in fase difensiva. Bisognava contenere Touré, un avversario fisico che poteva infastidire Dorval. Ho scelto Benedetti che è entrato bene, alzando Folorunsho per attaccare gli spazi che il Pisa ci concedeva. I nostri attaccanti avevano speso molto e facevano fatica».
Sulla gara di Botta: «Ha fatto una buona partita. Vorrei che avesse sempre questa continuità nei 90’ e per tante partite di fila. Quando non lo schiero dall’inizio è perché non lo vedo così. Lo stimo ma in questa categoria c’è più fisicità rispetto alla C. Quando i ritmi sono più alti e perde intensità penso ad altre soluzioni».
La vittoria manca ma il Bari è terzo: «La classifica non va guardata, bisogna pensare alle prestazioni e a fare punti. Piacerebbe anche a me vincere sempre ma c’è tanto equilibrio. È un campionato in cui basta poco per trovarsi in alto o in basso in classifica. Penso solo alla prossima partita. Noi timorosi? Nel secondo tempo anche in parità numerica siamo stati più propositivi ma non si gioca da soli: c’è un avversario con il suo percorso. Rischiamo meno, anche gli altri però sono preoccupati quando ci incontrano e ci concedono meno spazi. Così è difficile creare occasioni da gol. Prepariamo sempre le partite per vincerle ma non ci stiamo riuscendo. Il calcio a volte è difficile da decifrare». Infine, sui fischi dei tifosi: «Vogliamo regalargli una gioia perché cercano sempre di trascinarci. In certi momenti la salita sembra più ripida ma il campionato è equilibrato e il Bari ci sta dentro nella maniera giusta. I fischi a Scheidler? L’attaccante è il ruolo più difficile, ci si aspetta tanto. Anche Torregrossa che è un grande attaccante, però, non ha avuto chissà quali occasioni. Scheidler si sacrifica e ha qualità che dimostrerà».