«Il Genoa ha nelle sue mani la promozione. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, pensare che per la partita con il Cittadella passa ancora un lumicino di speranza e noi dobbiamo tenerlo acceso. L’unico modo per farlo è battere il Cittadella». Così l’allenatore del Bari, Michele Mignani, presenta la sfida in programma al San Nicola, valida per la 35esima giornata del campionato di serie B.
Lunedì alle 15 i biancorossi sono attesi a compiere «un’altra piccola impresa – afferma Mignani – perché il Cittadella è una squadra che per il suo obiettivo ha bisogno di punti, è una squadra che fa questo campionato da un’infinità di tempo, è una squadra che non muore mai, che non molla mai e anche nelle difficoltà riesce sempre a venirne fuori. Quindi è una partita ad altissimo livello di difficoltà».
Il Bari, invece, da neopromossa «sta facendo un percorso importante in questo campionato e per me è la prima stagione in serie B e probabilmente la più importante della mia carriera. Bisogna sempre guardare avanti e quindi dobbiamo, già partendo dal Cittadella, pensare di finire in bellezza».
Non saranno della partita lo squalificato Vicari e l’infortunato Maiello. Il primo sarà sostituito molto probabilmente da Zuzek. Mentre dovrebbe farcela capitan Di Cesare che, dopo il problema al naso, potrebbe scendere in campo in versione “supereroe” con una mascherina protettiva come l’attaccante del Napoli Osimhen. Restano da valutare le condizioni di Folorunsho che si è fermato poco prima della partita contro il Pisa. Scheidler dovrebbe rientrare.
Mister Mignani, però, non si sbilancia sulla possibile formazione: «Voglio sempre tenere coinvolti tutti. Voglio che i ragazzi percepiscano che non ci sono preclusioni nei confronti di nessuno, che tutti possono essere utili. Siamo nel momento più importante della stagione».
Una battuta, poi, il tecnico biancorosso la riserva a Bellomo che definisce «un valore aggiunto per questa squadra: è forte per la categoria, porta mentalità, porta baresità, porta entusiasmo». Mentre Ceter «è un giocatore che abbiamo avuto a tratti. Mi piace perché è un giocatore fisico, è bravo a giocare con la squadra, molto intelligente a livello tattico. Avrei voluto dargli un pochino di continuità, ora mi sembra che stia bene. Ha dato il suo contributo».
Rispondendo, infine, a una domanda su presunti favori arbitrali ricevuti dai biancorossi, Mignani risponde che non fa caso alle polemiche, «tutti tirano acqua al proprio mulino – dice -. Non guardo in casa di altri. Tutti i punti fatti li abbiamo guadagnati sul campo. Non abbiamo mai rubato una partita».