Bari, mercato in salita: il Como frena su Curto. Radunović per la porta

Si sta rivelando più complicata del previsto la prima fase del calciomercato per il Bari. Lo stallo che si registra sia in serie A sia in serie B, l’attesa dei big più corteggiati, le frenate e le giravolte di alcuni club in merito alle posizioni di calciatori in orbita biancorossa, stanno rallentando la delicatissima operazione di costruzione della nuova rosa. Quando mancano due giorni all’avvio delle prime visite mediche e sei al ritiro è in alto mare il progetto di consegnare a mister Longo una buona fetta della squadra che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato.

La retroguardia

Il Bari non vuole più perdere troppo tempo. Sarebbe impensabile partire per l’Abruzzo senza avere il nuovo guardiano della porta biancorossa. Il club pugliese avrebbe raggiunto un accordo di massima con il Genoa per il passaggio nel capoluogo pugliese dell’esperto Leali. L’affare però è congelato fino a che i rossoblu non troveranno il sostituto di Martinez, nel frattempo approdato all’Inter. In attesa di evoluzioni il ds Magalini ha sondato altri profili: nel mirino c’è Boris Radunović, 28enne in uscita dal Cagliari . Sullo sfondo restano anche Pigliacelli, Semper e Pizzignacco. Sembrava agli sgoccioli la trattativa per l’arrivo del 25enne Curto del Como, già pupillo di Longo. E invece, un po’ a sorpresa, il club lariano neo promosso in A, sembra intenzionato a convocare il centrale di difesa per la seconda fase del ritiro organizzato da Fabregas in Spagna. L’affare, almeno per il momento, potrebbe finire in freezer. Il club lombardo non avrebbe invece posto alcun veto sull’eventuale partenza del 26enne Chajia, trequartista ed esterno d’attacco.

Le prime ufficialità

Oggi potrebbe essere il giorno dell’annuncio di Favasuli. L’esterno di centrocampo arriverà in prestito dalla Fiorentina. Il Bari ha strappato un diritto di riscatto a un milione di euro, con controriscatto della società viola a 1,5 milioni. Fatta anche per l’attaccante Sgarbi, di proprietà del Napoli: si va verso il prestito secco. La stessa formula potrebbe essere utilizzata per il trasferimento, sempre dagli Azzurri, del difensore under Obaretin. Il Bari sta provando a convincere Ambrosino, attratto dalle sirene del Frosinone del suo ex allenatore Vivarini. Il Bari farà la sua parte per mettere in squadra profili over capaci di offrire garanzie sul piano tecnico e dell’esperienza. Ma serve tempo. Come anticipato nei giorni scorsi le trattative per i vari Mendez, Cerri e Partipilo entreranno nel vivo solo tra fine luglio e i primi di agosto. Lapadula resta per ora solo un sogno, dal momento che il 34enne del Cagliari vorrebbe restare in A. L’ostacolo più grande resta l’ingaggio, con il Pisa a stelle e strisce che sembrerebbe orientato a mettere sul piatto un’offerta molto onerosa per assicurarsi il calciatore laddove accettasse un ‘declassamento’. Intanto dalla lista dei potenziali papabili bisogna depennare Coda, diretto verso la Sampdoria.

Polito ‘on fire’

Ieri hanno fatto rumore le dichiarazioni dell’ex ds del Bari, Polito, in sede di prestazione del nuovo incarico dirigenziale a Catanzaro: «Lo dico a voce alta, sono stato io l’artefice numero uno della salvezza del Bari. Sono orgoglioso e onorato di come è andata a finire. Era una stagione nata per morire, la mia forza ha salvato il Bari. Non mi sono mai arreso e ce l’ho fatta». Parole che hanno scatenato l’ira dei tifosi. L’ennesima scivolata da delirio di onnipotenza, ben distante dalla presunta assunzione di responsabilità circa il fallimento tecnico dell’ultima stagione.

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