Durante la conferenza stampa per la presentazione del direttore sportivo Giuseppe Magalini e del nuovo allenatore del Bari, Moreno Longo, il presidente Luigi De Laurentiis è tornato a parlare delle esternazioni del padre Aurelio che lo hanno messo in cattiva luce deteriorando il rapporto con la piazza.
«Le parole di mio padre – ha affermato – hanno fatto male anche a me. Che mio padre possa dire cazzate penso sia chiaro, a volte ci sono sragionamenti, anche se quando entra nella mia sfera lavorativa diventano dei danni. Mi ha fatto degli sgambetti e in famiglia ci sono state tensioni. Non per difenderlo perché non si può fare, ma credo lui volesse difendere la multiproprietà, ovvero due imprenditori privati che difendono due brand sportivi. Ma questo gruppo investe molti denari, in passato questa squadra è fallita, con noi sarà impossibile. Questo è il massimo investimento che un gruppo come noi potrà fare».
A fine conferenza il presidente, dopo aver risposto a molte altre domande focalizzate sulla multiproprietà, ha affermato che la sua intenzione è quella di portare il Bari in A. Sull’assist fatto dal vice ds, Valerio Di Cesare, ha ribadito: «Ora voltiamo pagina e e andiamo avanti tifando per il Bari e su cosa farà in campo».