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Bari, lavori in attacco: piace Mendes. Per Partipilo e Cerri avanti a piccoli passi. In difesa spunta Curto

Nulla di concreto, per ora. Il tempo non è ancora maturo per affondare i colpi. In casa Bari però si prepara il terreno in vista dell’apertura della sessione estiva di calciomercato, al via dal 1° luglio. Pochi giorni ancora, dopodiché le prime grandi manovre entreranno nel vivo. Sulla scrivania di Giuseppe Magalini in cima a…
Il portoghese Pedro Mendes tra gli obiettivi del Bari per rinforzare l’attacco

Nulla di concreto, per ora. Il tempo non è ancora maturo per affondare i colpi. In casa Bari però si prepara il terreno in vista dell’apertura della sessione estiva di calciomercato, al via dal 1° luglio. Pochi giorni ancora, dopodiché le prime grandi manovre entreranno nel vivo. Sulla scrivania di Giuseppe Magalini in cima a tanti ‘faldoni’ si staglia il fascicolo con le priorità fissate dal tecnico Moreno Longo. Su tutte la chiusura di almeno 4-5 operazioni di livello prima della partenza per Roccaraso. Un target minimo da non fallire, sulla scorta delle conseguenze provocate dai colpevoli ritardi di un anno fa.

All’attacco!
Tranne Sibilli c’è il vuoto. Morachioli e Achik partiranno con il resto della squadra verso l’Abruzzo, ma la sensazione è che difficilmente potranno iscriversi a pieno titolo nel nuovo gruppo. Entrambi gli attaccanti esterni sono appetibili, soprattutto in serie C. Morale della favola, la prima linea andrà ricostruita quasi del tutto con gente motivata ed esperta della categoria e che, come prima prerogativa, abbia la capacità di buttarla dentro. Da questo principio non si potrà scappare stavolta. Magalini è caccia di due profili over: una punta centrale strutturata e un trequartista, in conformità con le necessità dettate dal modulo che Longo utilizzerà per il suo Bari, ossia il 3-4-2-1. Cerri e Partipilo sono gli oggetti proibiti (ma solo per ora) del desiderio. I primi contatti con entrambi gli attaccanti sono già avvenuti, tuttavia per imbastire una trattativa, sia per il 28enne del Como che per il 29enne barese del Parma, servirà una cottura a fuoco lento. Le operazioni presentano delle difficoltà, ma nulla che sia impossibile da superare. Tra le variabili ci sono poi le sirene della A, che suoneranno quasi certamente per la punta centrale. Il Bari ha un asso nella manica da giocare, potendo contare sul gradimento manifestato da entrambi i calciatori, in particolare dall’ex Primavera biancorossa. Un dato è però scontato: la società di Luigi De Laurentiis per sedersi al tavolo dovrà mettere sul piatto offerte sostanziose, tenendo presente che i due attaccanti sono legati ai rispettivi club da contratti pluriennali parecchio onerosi: biennale per Cerri, triennale per Partipilo. Servirà dunque una formula che sintetizzi il giusto equilibrio, in termini economici e di scadenza temporale del nuovo vincolo.

L’idea portoghese
Si tratta di Pedro Mendes, centravanti dell’Ascoli. Alto 1 metro e 87 centimetri, il 25enne nell’ultimo campionato ha segnato 11 reti in 27 partite. Sfortunata la coda del torneo, caratterizzata da un delicato guaio muscolare: una lesione al tendine del retto femorale della coscia sinistra, che ha costretto ai box l’attaccante per gli ultimi due mesi, di fatto complicando e non poco l’inutile corsa salvezza dei marchigiani. Dopo aver messo alle spalle il problema fisico e la retrocessione oggi Mendes è a caccia di riscatto. Il centravanti piace anche a Verona, Palermo, Cosenza e Brescia. Strada spianata per la definizione degli arrivi in biancorosso degli attaccanti Sgarbi e Ambrosino, reduci dalle esperienze con le maglie, rispettivamente, di Avellino e Catanzaro. Quasi certamente saranno loro i primi tasselli che andranno a comporre il pacchetto degli under. Con il club partenopeo non si negozieranno altri giovani.

Le uscite
Al momento nessuno ha bussato alla porta del Bari. Ieri si è diffuso il rumor di una chiamata del Cesena per Maita, su richiesta dell’ex Mignani, tecnico dei bianconeri. Indiscrezione che per ora non ha trovato alcuna conferma.

In difesa spunta Curto, vecchia conoscenza di Longo al Como

Marco Curto, centrale difensivo del Como. È un’altra vecchia conoscenza dell’allenatore torinese Longo

Urgono rinforzi anche in difesa. Con Valerio Di Cesare in giacca e cravatta, dunque lontano dall’agonismo del campo, il pacchetto dei tre centrali titolari di difesa può contare per ora, sulla carta, soltanto su Francesco Vicari e, forse, su Raffale Pucino. Né Zan Zuzek, né Emmanuele Matino, visti i trascorsi recenti di entrambi i calciatori, sembra che possano aspirare ad un posto nel terzetto da cui partirà il 3-4-2-1 di Longo. La necessità dell’allenatore, condivisa con la società, è di irrobustire e migliorare la retroguardia, orfana, nel rettangolo verde, del suo leader.

L’identikit
Si punta ad un profilo che coniughi rapidità con tecnica, non senza la giusta dose di esperienza. Chi risponde alle caratteristiche appena elencate è Marco Curto, centrale del Como. Si tratta di un’altra vecchia conoscenza dell’allenatore torinese. Come Cerri (anche lui corteggiato dal Bari), anche il 25enne napoletano ha vissuto i primi mesi dello scorso campionato sotto la guida tecnica di Longo. Poco tempo, ma quanto basta per apprezzarne le qualità, a tal punto da tentare di riportare il calciatore cresciuto nelle giovanili del Milan sotto la propria ala. Il classe ’99 è stato uno dei protagonisti della promozione in A dei lariani, soprattutto fino a febbraio, finendo sempre nella lista degli undici titolari. In tutto 25 partite per Curto, diventato a fine stagione un calciatore del Como, grazie al raggiungimento della massima serie. Il difensore infatti si era trasferito in prestito dal Sudtirol, con obbligo di riscatto in caso di promozione.

Il numero 1
Intanto per il ruolo di portiere continuano a crescere le quotazioni di Mirko Pigliacelli. L’estremo difensore del Palermo, in uscita dal club siciliano, vuole il Bari. Il 30enne romano, legato ai rosanero fino al 2025, con opzione per un altro anno, avrebbe aperto la porta per la trattativa, manifestando l’intenzione di compiere anche qualche sacrificio economico pur di imbarcarsi verso la Puglia. Tra le alternative resta l’ipotesi Micai (Cosenza), la cui candidatura è stata proposta a Giuseppe Magalini.

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