«La famiglia De Laurentiis resti alla guida del Bari. Il regolamento della Federazione italiana gioco calcio è antistorico e va modificato». Lo afferma l’onorevole barese Davide Bellomo, parlamentare della Lega, a proposito delle dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis che ieri ha affermato di voler vendere il Bari in caso di promozione in serie A dei biancorossi a causa del regolamento della Figc che impedisce che due squadre della stessa categoria facciano capo alla stessa proprietà.
Bellomo sottolinea anche che «non c’è alcuna norma Uefa che vieta a un padre e a un figlio di avere la proprietà di due differenti club che partecipano alla stessa competizione europea. Se il calcio è un malato grave e serve una rivoluzione culturale, come ha sostenuto in queste ore il presidente Gravina – spiega ancora il parlamentare barese -, bisogna partire proprio dalla capacità di mettere al bando la cultura del sospetto e premiare innanzitutto la corretta gestione dei conti e la capacità imprenditoriale, prescindendo da legami di sangue che mai e poi mai, specie in epoca di Var e di trasparenza, potranno condizionare una sana competizione sportiva. Costringere De Laurentiis a vendere il Bari, l’ottava squadra italiana per numero di tifosi, sarebbe un danno per tutto il calcio italiano», dice ancora Bellomo, che conclude: «L’auspicio è che la Figc corregga il tiro e ci consenta di coltivare il sogno di vedere un giorno non troppo lontano in Champions League un derby tra Bari e Napoli. Dove nessun regolamento vieterebbe lo svolgimento della gara».