«Una gara da prendere con le molle». Il timbro è quello di Alberto Bergossi. L’ex attaccante biancorosso degli anni ‘80, oggi procuratore sportivo, ha passato ai raggi X l’imminente impegno del Bari contro il Catanzaro, in calendario domani sera alle 20,30 sul campo dello stadio “San Nicola”, valido per l’anticipo della nona giornata di Serie B.
L’analisi
Secondo Bergossi è l’imprevedibilità del torneo cadetto una delle insidie principali in vista dell’appuntamento contro i calabresi: «Parliamo di un campionato difficile, lungo e stressante, nel quale l’esperienza degli ultimi anni insegna come sia inutile fare pronostici. Seguo con interesse il Bari, sta bene. Contro la Cremonese ha disputato un’ottima gara che meritava di vincere, è stato davvero un piacere vederlo giocare. Vive un momento positivo dal punto di vista fisico e mentale. Occhio però: dall’altra parte i biancorossi troveranno un Catanzaro che nonostante la classifica deficitaria può contare su una squadra formata da giocatori forti, di primo livello per la categoria. Servirà dunque la massima attenzione per fare risultato».
I gol
Quello di Bergossi è un assist perfetto per se stesso sul tema della capacità offensiva del Bari, ancora insufficiente in rapporto allo sviluppo del gioco durante i 90 minuti. Dieci finora le reti messe a referto nelle prime 8 partite dalla squadra di Moreno Longo. Solo 4 però le firme degli attaccanti, due delle quali lasciate nei tabellini da Kevin Lasagna. Per il resto della batteria offensiva un gol a testa per Novakovich e Favilli. Un limite che sembra essere tra le cause che hanno rallentato il cammino dei pugliesi in campionato. La chiave di volta secondo Bergossi ha un nome e un cognome: Cesar Falletti. «Ero presente a Milano quando si è trovato l’accordo, ho cercato molto di caldeggiare il suo trasferimento» il retroscena rivelato dal classe ‘59, che collabora proprio con l’agenzia di procuratori che cura gli interessi del trequartista uruguaiano. «Credo che non appena raggiungerà la massima forma fisica, Falletti sia in grado di mandare a occhi chiusi gli attaccanti a rete. Pochi gol? In B si va a periodi. Penso che il gioco che sviluppa il Bari possa mettere gli attaccanti in condizioni di segnare. Sono fiducioso».
Incrementare la fase realizzativa è un fattore propedeutico alla vittoria e decisivo per recuperare il terreno perso nelle ultime due partite: «Adesso è il momento di accelerare, sarebbe importante vincere contro il Catanzaro per mettersi in una posizione di classifica più interessante e vivere le prossime gare con più leggerezza dal punto di vista vista psicologico. La concentrazione e la continuità sono fondamentali, ma il Bari mi ha dato la sensazione di essere una squadra: questo è l’aspetto più importante».
Nessun dubbio sul possibile dualismo tra il sudamericano e Sibilli, un tema che si riproporrà anche domani per effetto dell’assenza di Lella, ancora squalificato: «Credo che i giocatori forti possano coesistere, è solo una questione di equilibrio. Sono amante dei calciatori bravi tecnicamente, capaci di creare superiorità numerica. Forse Sibilli è più ‘tuttocampista’, ma li farei giocare insieme». Un pensiero Bergossi l’ha dedicato, infine, anche a Raffaele Pucino, altro calciatore biancorosso seguito dall’agenzia di procuratori per la quale collabora. Il difensore è primatista nel Bari in termini di minutaggio dopo le prime otto uscite del campionato: «È una stagione di riscatto anche per Pucino. Evidentemente l’allenatore lo considera un calciatore importante e affidabile. Sono felice per lui».