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Bari, in Coppa Italia a caccia di riscatto. Mignani pensa al turnover

La Coppa Italia come occasione per voltare subito pagina dopo lo schiaffo subito in campionato. Il Bari, domani alle 18, a poco più di due mesi di distanza dal 2-2 in campionato del 12 agosto, tornerà a far visita al Parma. Gara secca, valida per i sedicesimi della competizione nazionale. Si tratta della terza partita…

La Coppa Italia come occasione per voltare subito pagina dopo lo schiaffo subito in campionato. Il Bari, domani alle 18, a poco più di due mesi di distanza dal 2-2 in campionato del 12 agosto, tornerà a far visita al Parma. Gara secca, valida per i sedicesimi della competizione nazionale. Si tratta della terza partita di coppa dopo le roboanti vittorie guadagnate in estate contro Padova (3-0) e Verona (1-4).

Mignani potrebbe affidarsi al cosiddetto turnover, anche nell’ottica di dare minutaggio a chi finora ha trovato poco spazio, ma soprattutto per verificare il percorso di crescita di giocatori rimasti ancora oggetti misteriosi.

Cambi obbligati a centrocampo e difesa, dove mancheranno Maiello e Di Cesare. Il play napoletano è alle prese con l’infortunio muscolare di cui è stato vittima alla coscia destra, prima della gara con l’Ascoli, e che lo costringerà ad almeno dieci, quindici giorni di stop. Il capitano biancorosso deve invece scontare la squalifica di un turno, scattata dopo l’ammonizione subita nella sfida del Bentegodi, lo scorso 7 agosto. Il centrale romano salterà, sempre per squalifica, anche la prossima trasferta in campionato sul campo del Frosinone, sabato 22 ottobre. Il Bari dovrà quindi fare a meno di due pilastri dell’undici titolare, punti di equilibrio della squadra non solo nei reparti di competenza.

La prima alternativa per la cabina di regia porta il nome di Mattia Maita, che ha già preso il testimone di Maiello nel match contro i marchigiani. Più complicata la soluzione Zuzek. Il difensore sloveno avrebbe nelle corde le caratteristiche di play davanti alla difesa, ma lo scarso utilizzo nel suo ruolo naturale potrebbe essere un indizio che conferma la linea della prudenza di Mignani. Il tecnico genovese finora ha dimostrato di essere poco avvezzo a schierare giocatori adattati per incarichi di «emergenza».

Anche per la sostituzione di Valerio Di Cesare le scelte sembrano già indirizzate. In pole position c’è Terranova. Il 35enne siciliano ha sostituito il capitano biancorosso anche nella gara di sabato scorso contro la squadra di Bucchi, quando Mignani si è visto costretto a rinunciare al Numero 6 per non rischiare una seconda ammonizione a carico del centrale romano.

L’assenza dell’ex Parma potrebbe però essere utile per mettere alla prova Zuzek, sul quale prendono ancora troppi punti interrogativi. Nella partita per la coppia di centrali in teoria potrebbero rientrare anche Bosisio e Gigliotti, che però Mignani ha escluso spesso e volentieri dalla lista dei convocati.

Probabile il rilancio di Dorval sulla corsia destra. Scalpitano anche Botta e D’Errico tra centrocampo e trequarti. Chance all’orizzonte per il francese Scheidler in attacco. Tra i pali non è affatto da escludere il ritorno di Gigi Frattali, altro ex dell’appuntamento in Emilia.

Mignani si prepara dunque ad una possibile mini rivoluzione, con l’obiettivo però di inseguire una vittoria che regalerebbe al Bari il palcoscenico prestigioso del Meazza: in caso di passaggio del turno, agli ottavi, tra l’11 e il 18 gennaio 2023, i biancorossi affronterebbero l’Inter a Milano, anche in quel caso in gara secca. Una sfida che manca alla squadra biancorossa e ai suoi tifosi da ben undici anni.

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